Ritorna la cambiale, è boom di protesti

Complice la crisi economica si registra un ritorno alla cambiale. Di conseguenza a questo fenomeno, in Veneto e a Padova in particolare, c’è un boom di protesti. A Padova i protesti sono cresciuti sia nel numero (+7%) sia nell’ammontare (+15,3% per un totale di 19,517 milioni di euro). Ad analizzare il fenomeno è Gextra, società del gruppo Italfondiario specializzata nei servizi di recupero crediti (http://www.gextra.it), che sta sperimentando con il nuovo servizio “Spid” la cambiale 2.0, dematerializzata, con tempi e costi ridotti.
In Veneto il numero di protesti è aumentato del 28,8% in provincia di Belluno, del 9,4% a Rovigo e del 2,1% a Treviso. A Belluno nel 2013 l’ammontare totale dei protesti è raddoppiato (+99,9%) per un totale di 1,767 milioni di euro. In provincia di Vicenza è cresciuto del 17,7% a 13,561 milioni di euro (a fronte di un calo del numero di protesti del 5,8%). A Rovigo e Treviso, all’aumento del numero si protesti è corrisposto un calo del valore, rispettivamente del -19,4% (3,910 milioni di euro) e del -10,2% (10,595 milioni di euro).
«Osservando lo scenario di mercato – afferma Francesca Carafa, presidente e amministratore delegato di Gextra – in questi ultimi anni si è accentuata la fragilità finanziaria di famiglie e imprese. Per tale motivo già da qualche anno si rileva una richiesta di dilazione attraverso il rilascio di cambiali, che hanno registrato un nuovo importante incremento. Per tale motivo abbiamo ritenuto di poter ottimizzare la gestione degli incassi garantiti da cambiali ovvero una “cambiale 2.0”. Si tratta di uno strumento digitalizzato che riduce tempi e costi di gestione e che offre quindi benefici sia al debitore che al creditore. Il servizio ‘Spid’ è in appoggio telematico presso Banco Posta. Il debitore può pagare le cambiali in tutti gli uffici postali italiani, attraverso un modulo di pagamento che viene fornito. Se non riesce a pagare entro 48 ore dalla scadenza, la società creditrice» può contattare il debitore per ulteriori 5 giorni, “periodo di grazia” entro i quali è necessario onorare l'impegno. Il creditore, infine, riceve l’accredito sul proprio conto corrente entro 48 ore dal saldo».
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