Rossi e Lucia Pavin a Boston per i 30 anni del gemellaggio

La ristoratrice preparerà una cena per 550 invitati Bloccato alla dogana il prosciutto di Montagnana
Di Elvira Scigliano

Un gemellaggio lungo 30 anni. La ricorrenza dell’anniversario. E la scelta di una ristoratrice del Padovano per la cena di gala. Per questi motivi, nonostante i 6.348 chilometri di distanza e le 6 ore di fuso orario, la città di Boston (Massachussetts) non è mai stata più vicina.

Ieri sono partiti il sindaco pro tempore Ivo Rossi e la ristoratrice di Galliera Veneta, Lucia Pavin.

Il ristorante Il Palazzino, in via Roma, non è la prima volta che viene scelto per eventi prestigiosi: erano state sempre le cucine di Galliera ad organizzare la cena ufficiale per la sigla del protocollo del gemellaggio.

Dunque si tratta di un un fil rouge che sopravvive nel tempo, tanto che la Camera di Commercio ha scelto ancora una volta le prelibatezze della signora Pavin per soddisfare i 550 palati americani. Il menù è rigorosamente top secret.

Di sicuro si conosce solo il rammarico della Pavin perché il prelibato prosciutto crudo di Montagnana è stato fermato alla Dogana, così come “idealmente” le soppresse venete: «Sapevamo già che alcuni insaccati, come la soppressa, sarebbero stati vietati», riferisce Lucia Pavin raggiunta al telefono nel bel mezzo dei preparativi della serata di gala, «ci è dispiaciuto invece per il crudo di Montagnana che speravamo di far passare come gli altri prosciutti crudi. In tavola porteremo la cucina italiana con una serie di antipasti, due primi e alcuni secondi. Diciamo che l’argomento sarà il pesce e che ci sarà anche la pasta al forno tradizionale».

Nel pomeriggio di ieri (ora americana) era atteso l’arrivo del ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato che già oggi sarà a Washington.

La piccola delegazione padovana si trova nella città statunitense per suggellare il trentesimo anniversario del gemellaggio: uno spicchio della città del Santo fa vanto delle bellezze e delle genuinità padovane a Boston, dopo la vicinanza dei padovani a seguito del terribile attentato terroristico durante la maratona dello scorso aprile.

Ad organizzare l’evento il Consolato, che aveva esteso l’invito al sindaco (a suo tempo Zanonato) o ad un delegato. Rossi sarà dunque ospite della città fino al 10 giugno. Mentre a carico dell’amministrazione c’è la spesa del biglietto aereo (654 euro) e un anticipo (di 500 euro) per eventuali spese impreviste. «Sono sveglio dalle cinque di giovedì mattina», confida Rossi, «ma l’intero programma, tra meetting e appuntamenti è molto interessante».

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