Ruba il tappetino e poi si pente: lettera di scuse con i soldi

Sorpresa del commerciante all'Arcella quando ha visto il plico con le banconote sotto la porta d'ingresso
La busta e le due banconote
La busta e le due banconote

Sarà stato l’effetto del clima natalizioche rende tutti più buoni, oppure un rimorso di coscienza dettato dalla volontà di rimediare a un gesto incivile prima ancora che illecito. Fatto sta che Alessandro Babolin, titolare della lavanderia per cani Wash Dog che si trova in via Guido Reni quasi all’angolo con via Duprè, all’Arcella, dopo aver subìto il furto del tappeto erboso sintetico collocato davanti al negozio, si è ritrovato sotto la porta dell’ingresso una busta contenente due banconote da 20 euro.

Facile immaginare la sorpresa di Babolin che però ancora non aveva visto tutto. All’interno del plico, un biglietto recitava così: «Scusandomi per aver sottratto il tappeto erboso sintetico, vi auguro un Buon Natale ed un Buon Nuovo Anno». Un gesto inatteso da parte del ladro pentito che, di questi tempi, ha il sapore di una favola, che si realizza sempre più raramente. Anche perché non è la prima volta che il gestore della lavanderia per cani subisce un furto.

Nell’estate del 2016 i soliti ignoti erano entrati più volte nel suo negozio riuscendo a portare via anche beni più costosi rispetto al sempliceun tappeto verde sintetico.

«Il gesto del ladro pentito mi ha intenerito il cuore», commenta l’esercente allargando le braccia «ero già molto arrabbiato per i furti precedenti e quest’ultimo episodio mi sembrava la goccia che fa traboccare il vaso, dato il valore modesto dell’oggetto. Mi sembrava una sorta di accanimento. A questo punto, però, come si fa a non perdonarlo? Adessoe, con una parte dei 40 euro che mi sono stati restituiti, vorrei tanto pagargli un cappuccino e una brioche e, magari, capire il perché del suo gesto. Molto spesso dietro ad attu come questi ci sono anche storie di vite difficili che nemmeno immaginiamo».


 

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