Rubati gli ex voto d’oro dalla statua della Vergine

Furto sacrilego lunedì pomeriggio dalla chiesa del centro di Brugine Sono stati visti scappare due “ragazzotti”: il bottino vale circa ottomila euro
Di Martina Maniero
Danni Municipio Brugine MALAGOLI
Danni Municipio Brugine MALAGOLI

BRUGINE. Chi ha rubato lunedì pomeriggio nella chiesa del capoluogo consacrata al Santissimo Salvatore, sapeva esattamente dove mettere le mani. Almeno è quanto sostengono in paese. Un furto avvenuto in pieno giorno e nella centralissima via Roma. I ladri hanno infatti scassinato una teca nell’altare dedicato alla Madonna, nella navata laterale della chiesa parrocchiale. Una vetrina dove era custodita la statua della Vergine con il Bambino e dalla quale sono spariti un prezioso collier, due collanine, un paio di orecchini (ne manca uno) e un anello. Tutti monili d’oro ed ex voto, donati cioè alla parrocchia dai fedeli del paese. Secondo una prima stima, il valore degli ornamenti sottratti ammonterebbe a circa ottomila euro. A dare l’allarme lunedì pomeriggio è stata una donna all’uscita dall’asilo parrocchiale (nei pressi della chiesa) che ha subito allertato il parroco, don Graziano Marivo. È lo stesso sacerdote, comprensibilmente amareggiato, a raccontare l’accaduto: «I ladri devono essersi introdotti in chiesa tra le 15.45 e le 16.15. Proprio in quella mezzora infatti ho aperto la porta principale dell’edificio in vista della funzione religiosa delle 17». «Poco dopo l’apertura» ricorda il parroco «mi sono assentato qualche minuto per raggiungere i ragazzi del centro parrocchiale, che ha sede proprio nell’edificio retrostante la chiesa. Al rientro, lungo la strada, mi ha fermato una mamma che, preoccupata, mi ha riferito di aver visto due “ragazzotti” uscire di gran fretta dall’ingresso principale della chiesa. Una volta entrato ho scoperto con grande rammarico il furto». I ladri, con ogni probabilità, hanno atteso che l’edificio rimanesse incustodito e una volta entrati hanno agito velocemente. Percorsa la navata laterale sono saliti sull’altare e hanno forzato la teca, arraffando quanto più hanno potuto. Secondo quanto riferisce don Graziano, i malviventi avrebbero potuto sottrarre i monili servendosi di cesoie e pinze: le collane e i gioielli infatti erano stati accuratamente inseriti nella statua che, a prima vista, non pare essere stata danneggiata. Gli unici danni riguardano il vetro di protezione, fatto cadere sul piccolo altare, e la vetrinetta. Sul posto è intervenuta un pattuglia dei carabinieri di Piove di Sacco per i rilievi del caso.

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