Rubati i ripetitori di quattro emittenti sul Monte Gallo

GALZIGNANO TERME. Imperversava un pauroso temporale, con forti scariche elettriche, sulla zona dei Colli Euganei quando nel cuore della notte tra mercoledì e giovedì i ladri sono entrati nell'area recintata sulla cima del Monte Gallo, al confine tra i comuni di Galzignano Terme e Cinto Euganeo, dove si trovano i ripetitori radio e tv di alcune emittenti private. I malviventi, nonostante fosse scattato l'allarme, sono riusciti a portare via alcuni trasmettitori contenuti nella casamatta che si trova alla base dei tralicci. L'ammontare del bottino è ancora in fase di quantificazione, si tratta di dispositivi codificati per un valore, come merce usata, che si aggirerebbe sui 45.000 euro.
Le emittenti che hanno subito il furto sarebbero: 7 Gold, Rtl, Gelosa e Radio Capri. I ladri, favoriti dal fortunale, hanno potuto agire indisturbati e lontano da occhi indiscreti per tutto il tempo necessario a scollegare i trasmettitori dalle antenne e a caricarli molto probabilmente su un furgone o su un fuoristrada. La zona, infatti, è molto isolata e difficile da raggiungere e, con tutta probabilità, il fatto che sia scattato l'allarme è stato considerato una conseguenza del temporale e delle forti scariche elettriche che si sono abbattute sulla cima del colle. Alla sommità del monte Gallo, dove da anni sono installati i ripetitori radio-tv e di telefonia della Telecom, si accede da una stradina piuttosto impervia che inizia dalla trattoria "Dalla Teresa", in territorio di Cinto Euganeo.
L'entrata al sito è protetta da una sbarra. Sembra che i malviventi abbiano forzato la transenna e si siano creati un varco sulla parete della casamatta dove convogliano i cavi che arrivano dalle antenne. Sul singolare furto stanno indagando i carabinieri della stazione di Galzignano Terme. Gli apparati rubati non sarebbero di facile vendita sul mercato proprio perché codificati. Gli autori del colpo, trattandosi di una refurtiva particolare, si presume sappiano bene dove e a chi piazzarla. Gli inquirenti non escludono che esista un mercato nero, probabilmente oltre confine, dove piazzare i trasmettitori che nuovi, di quella potenza, valgono circa 10.000 euro.
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