Ruffini: «Il mio anno eccezionale veramente»

Il comico si divide tra cinema, televisione e arte. E ammette: «Con mia moglie ci siamo presi un momento di libertà»
Di Lara Loreti
L'attore Paolo Ruffini, in posa durante il photo call prima della conferenza stampa del film: 'C'e' chi dice no', regia di Giambattista Avellino, presentato oggi 5 aprile 2011 a Roma e nelle sale dal prossimo 8 aprile. ANSA/CLAUDIO ONORATI
L'attore Paolo Ruffini, in posa durante il photo call prima della conferenza stampa del film: 'C'e' chi dice no', regia di Giambattista Avellino, presentato oggi 5 aprile 2011 a Roma e nelle sale dal prossimo 8 aprile. ANSA/CLAUDIO ONORATI

ROMA. Le metamorfosi di Paolo Ruffini. Al cinema, in “Natale col boss”, è un poliziotto «coglione» - come lui stesso l’ha definito - all’inseguimento di un malavitoso che ha il volto di Peppino Di Capri. In libreria è l’opinionista social che nel suo libro “Odio ergo sum” bacchetta gli hater, coloro che in rete criticano tutto, a prescindere. In tv lo vedremo il prossimo anno nella veste di giurato in un nuovo talent comico su La7 con Diego Abatantuono dal titolo “Eccezionale veramente”. Senza dimenticare il suo spettacolo teatrale natalizio “Io doppio - Ci si diverte abbestia”. E, come se non bastasse, s’è dato anche all’arte: ha infatti allestito una mostra a Pietrasanta intitolata “Gabbia-no”, gioco di parole e inno alla libertà. Finale di anno scoppiettante per l’attore e comico livornese, 37 anni. «È un bel periodo - commenta - sto facendo tante cose e, come si dice a Livorno, non ho mani per fare resti!».

Dopo la conduzione di “Colorado” su Italia1, la rivedremo in tv in un contest a base di risate, stavolta come giurato. Come sarà strutturato il nuovo show di La7?

«Sarà un talent sulla comicità, in stile “X Factor”, prodotto dalla Colorado, che mette a disposizione per il vincitore un contratto da 100mila euro. Una bella occasione per comici e aspiranti tali per avere visibilità. I concorrenti possono essere esordienti, ma anche artisti che vogliono mettersi in gioco in una nuova esperienza. In giuria ci sarà anche Diego Abatantuono, che per me è un “amito”, che sarebbe un incrocio tra un amico e un mito... Che giudice sarò? Certamente accogliente con chi ci mette se stesso».

Un consiglio per gli esordienti?

«Essere irriverenti. Il comico non può essere politicamente corretto. C’è bisogno di disobbedienza. A volte penso: se ci fosse ancora “Drive in” come reagirebbe la gente? Gli animalisti criticherebbero il mitico cane As Fidanken e forse le femministe avrebbero da ridire sul seno nudo delle soubrette. Invece, un comico deve essere al di là delle “buone regole”».

A quel punto si può anche definire Sophia Loren “topa meravigliosa”?

«È il complimento più bello che potessi farle, per me bella topa è lirica…».

A proposito dei criticoni, è appena uscito il suo libro “Odio ergo sum” che prende di mira i cosiddetti hater. Qual è il messaggio che vuole dare?

«Parafrasando il “Cogito ergo sum” di Cartesio, esamino il fenomeno degli hater, quelle persone che affermano se stesse attraverso l’odio sparso in rete. Quindi, critica libera su tutto e anche violenza verbale. Purtroppo non è di moda essere positivi e tutto diventa un bersaglio».

Sarà impegnato anche in versione comico-natalizia e artista-filosofo. Quante anime ha?

«Io sono un hard pop. Il teatro è un mio must, è per questo che non rinuncio allo spettacolo degli auguri di Natale: il 26 sera sarò al Verdi di Montecatini e il 27 al Verdi di Firenze, alle 16.45 e alle 20.45 con “Io doppio - Ci si diverte abbestia”. Uno show da ridere, in cui esordisco invitando il pubblico a tenere i telefonini accesi e di fare foto, praticamente il contrario di quello che viene chiesto di solito. Quanto alla mostra, dall’11 dicembre al 30 gennaio a Pietrasanta ci sarà la mia esposizione “Gabbia-no”, opere in resina e in materiali semplici che interpretano il concetto di libertà, incarnato dal gabbiano, un animale senza gabbie, come suggerisce il nome, che sento vicino in questo momento della mia vita».

Libertà anche sentimentale?

«Con Claudia (Campolongo, sua moglie dal 2007 ndr) ci siamo presi un momento di libertà e lei in questo è mia complice. Molti mi danno per fidanzato con Diana Del Bufalo… Che dire, con lei vado molto d’accordo e ci vogliamo bene».

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