«Ruzza, sede della succursale insicura»

La denuncia della preside che chiede il trasloco. Il provveditore: interverremo in tempi brevi

ARCELLA. «La sede della succursale di via Cardinal Callegari è vecchia e non è sicura». È la denuncia di Anna Maria Addante, preside della scuola Enrichetta Usuelli Ruzza, il più blasonato istituto superiore per la moda del Veneto, che in occasione dell’incontro avvenuto ieri mattina nell'ambito di un progetto di scambio culturale tra studenti, ha sollevato il problema con il dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, Andrea Bergamo. «Ho chiesto di prendere in considerazione il problema della sede distaccata dell’Arcella sia alla Provincia che al Comune, oltre che al provveditore Bergamo», ha spiegato la dirigente scolastica. In via Cardinal Callegari, nello stesso plesso che ospita anche il convitto Magarotto, si trova il triennio dell'indirizzo odontotecnico del Ruzza: sei classi divise in due sezioni tra terza, quarta e quinta, per un totale di 150 alunni. Studenti da sommare alla sessantina di convittuali che occupano lo stesso stabile e che evidentemente risentono degli stessi problemi. «Questa succursale ha quasi sessant’anni e ad oggi non è più sicura. Vetri e porte non sono a norma secondo le regole di sicurezza attuali», spiega la preside, che vedrebbe come soluzione quella di chiudere la succursale e fare spazio alle sei classi nella sede centrale di via Sanmicheli. «Sarebbe la soluzione migliore anche a livello economico e organizzativo per docenti e personale Ata. E poi, poiché la sede dell'Arcella è frequentata per il 50% da studenti stranieri, sarebbe forse più facile anche l'integrazione». Della difficoltà il provveditore Bergamo era già informato: «Un problema conosciuto legato all'usura dei fabbricati che verrà sicuramente affrontato al più presto, anche se le norme di sicurezza sono rispettate». Ma il dibattito sulla sede succursale di via Cardinal Callegari non è stato l'unico tema della mattinata, organizzata in realtà per presentare il progetto “Erasmus+ European students' red roof" che in questo caso ha come obiettivo lo scambio culturale tra studenti padovani, turchi, rumeni e greci, ponendo a confronto le diverse realtà per coordinare gli studi e gli interventi per calamità naturali e attentati terroristici. Gli studenti del Ruzza si sono recati all'estero e ora stanno ospitando gli studenti degli altri tre paesi qua a Padova. Alla presentazione del progetto ieri mattina era presente anche l'assessore alla Sicurezza Maurizio Saia. Infine la preside Anna Maria Addante ha annunciato che il meeting finale del progetto Erasmus+, che si sarebbe dovuto tenere a maggio in Turchia, per questioni di sicurezza verrà spostato probabilmente in Romania. (a.f.)

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