Safilo, surplus produttivo Cig e 18 giorni di chiusura

Ferie forzate fino a giugno nei siti di Santa Maria di Sala, Martignacco, Longarone Il 2 maggio l’ad Trocchia incontrerà i sindacati per discutere il premio di risultato

PADOVA. Un piano di chiusure che attinge alle ferie dei dipendenti e percorsi mirati di cassa integrazione ordinaria: così Safilo intende fronteggiare il surplus produttivo del 15% degli stabilimenti italiani del gruppo annunciato nei mesi scorsi. Sono fonti aziendali a fornire i dettagli delle iniziative, stabilimento per stabilimento, che mirano a ridurre la produzione in attesa del nuovo piano industriale che dovrebbe essere redatto all’inizio dell’estate e discusso con i sindacati, almeno nelle sue linee generali, fin da giugno.

Saranno 18 i giorni di ferie utilizzati per altrettante chiusure degli stabilimenti produttivi di Longarone, Santa Maria di Sala e Martignacco ma pure per quello di Lenti nel Bergamasco. Peraltro a Santa Maria di Sala, nel Veneziano, i 612 lavoratori hanno già sperimentato a marzo l’apertura di una settimana di Cig che si è concretizzata in un giorno effettivo di cassa il 5 marzo. Sono invece 13 le settimane richieste tra aprile e fine giugno che hanno già prodotto 6 giornate effettive in aprile e ne produrranno almeno altre 4 a maggio.

Diversa invece la situazione di Longarone dove è stato introdotto in queste settimane un nuovo progetto di gestione delle attività di finissaggio che prevedono l’abolizione dei turni in produzione e la giornata unica di 8 ore per 5 giorni a settimana. Anche con questo nuovo modello organizzativo, tuttavia, i 966 lavoratori dello stabilimento bellunese si trovano a fare i conti con l’apertura di una richiesta di Cig per 13 settimane a partire da febbraio che ha già prodotto 28 giorni di cassa effettiva, solo la metà dei quali hanno però interessato contemporaneamente tutti i dipendenti del sito. Ma la Cassa non finirà con il maggio di quest’anno visto ed è stata richiesta una nuova finestra, sempre di 13 settimane che si concluderà all’inizio di agosto. Da aprile è stato richiesto l’ammortizzatore sociale anche per i 43 lavoratori del reparto Resi di Safilo Spa, ad oggi in forze allo stabilimento di Longarone. I 248 lavoratori di Martignacco(Udine) da aprile vedranno 10 settimane di Cig ordinaria potenziale mentRe 3 sono i giorni già previsti di chiusura: il 26, 27 e il 30 aprile. A Padova invece i lavoratori del magazzino hanno lavorato regolarmente e stanno accogliendo l’inserimento di 60 colleghi di Santa Maria di Sala e 15 da Longarone. Nel frattempo gli amministrativi della sede direzionale del Gruppo dovranno fare fronte a 9 giorni di ferie forzate nell’ottica di un piano di riassorbimento del surplus produttivo che incentiva anche il part time volontario dei dipendenti.

In questo contesto l’azienda ha in programma un incontro con i rappresentanti dei lavoratori il 2 maggio. Nell’occasione l’ad Angelo Trocchia non affrontarà il tema della riorganizzazione produttiva né del nuovo piano industriale: si discuterà invece del premio di risultato 2018.

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