Salme spostate e sepolte di nascosto
Risolto il mistero dei corpi sconosciuti scoperti al cimitero di Caselle

CAMPOSANTO La scoperta delle salme senza nome al cimitero di Caselle
SELVAZZANO.
Risolto il mistero dei cadaveri sconosciuti ritrovati il 10 maggio scorso nel cimitero di Caselle, sepolti sotto ad altre salme direttamente nel terreno e avvolti solo in un lenzuolo. Si tratta di salme per le quali erano scaduti i 30 anni di concessione cimiteriale e al momento della riesumazione non si era presentato nessun parente. Il pm Renza Cescon che si occupa dell'indagine ha appurato che non esiste nessun reato penale, ha quindi disposto il dissequestro dell'area, ora tocca all'amministrazione bonificare la porzione del cimitero di Caselle dove sono stati rinvenuti i cadaveri. Proseguiranno i lavori iniziati nella primavera scorsa, ossia proseguirà la riesumazione dei corpi che saranno trasferiti in ossario o cremati. Stessa sorte che, probabilmente verrà riservata ai cadaveri non identificati. Le indagini dei carabinieri di Selvazzano hanno appurato che si tratta di salme provenienti da esumazioni compiute nei cimiteri di Tencarola e di Selvazzano, trasferiti per il processo di mineralizzazione a Caselle, costruito negli anni '80. Nel 1995 Selvazzano aveva bloccato il rinnovo delle concessioni trentennali delle tombe, ripristinandolo nel 1998. In quel lasso di tempo furono riesumati anche i 3 corpi rinvenuti a Caselle che giacevano nella terra, ancora con parte degli abiti addosso, sepolti, in due casi, a un metro di profondità sotto le sepolture ufficiali eseguite 8 anni fa. Un terzo defunto era invece in corrispondenza della fascia di verde che contorna la porzione di terreno a est riservata alle sepolture. La porzione di terreno non era mai stata utilizzata prima di 8 anni fa, ora resta da stabilire chi interrò i tre defunti senza alcuna segnalazione. Due le ipotesi: potrebbe essere stata la ditta che all'epoca si occupò delle esumazioni a Tencarola e nel capoluogo che, in assenza di parenti, optò per questa soluzione come minimo irrispettosa, oppure la ditta che realizzò l'ampliamento del cimitero di Caselle negli anni '90. Dove sono stati costruiti i loculi centrali, infatti, prima c'era terreno per le sepolture: forse i tre sfortunati defunti furono nuovamente spostati di alcune decine di metri per far posto ai nuovi loculi.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video