Samira scomparsa da 11 giorni La verità dai rilievi del Ris
STANGHELLA. Undici giorni senza Samira. Tanto è il tempo trascorso dalla mattina del 21 ottobre: da quel giorno, Samira El Attar – mamma marocchina di 43 anni – è letteralmente scomparsa nel nulla. Un giallo senza soluzioni, la cui comprensione potrebbe passare attraverso gli esiti dei prelievi del Ris di Parma e lo studio dei tabulati del cellulare della donna.
LA SPARIZIONE
Lunedì 21 ottobre Samira ha accompagnato la figlioletta di quattro anni all’asilo. È tornata a casa in bici, nella sua abitazione di via Statale 13, non prima di essersi fermata per qualche minuto da una vicina di casa. Da quel momento, nessuno ha più visto la 43enne. Il suo cellulare ha smesso di funzionare già nel pomeriggio di lunedì. Il marito, Mohamed Barbri, ha pensato che la coniuge fosse al lavoro come badante. La preoccupazione è salita solamente lunedì sera, su pressing dei familiari della donna: l’uomo ha quindi denunciato la scomparsa ai carabinieri martedì mattina.
RICERCHE E RIS
Le ricerche avviate dall’Arma si sono intensificate verso la fine della settimana scorsa, quando si è mossa anche la Protezione civile locale che ha passato al setaccio le vie più insidiose del paese. Quelle arginali o dove insistono vasche e scoli. Mercoledì mattina a casa di Moahamed e Samira sono arrivati anche i militari del Ris di Parma. Tracce biologiche sono state trovate nel cortile dell’abitazione e nella Citroen Picasso di Barbri: si tratterebbe, però, di resti di animale. Una capra e una gallina, trasportati e ammazzati dal marocchino la scorsa settimana.
REPERTI E TABULATI
E proprio l’analisi dei reperti recuperati dal Ris potrebbe dare una svolta al caso di Samira. I risultati sono ancora al vaglio delle autorità, anche se mercoledì scorso nessun elemento notevole ha attirato l’attenzione degli esperti del Ris. Molto probabilmente verranno analizzati con più attenzione anche i tabulati del telefono cellulare di Samira: domenica 20 ottobre la donna ha raccontato che il giorno successivo si sarebbe infatti presentata a un colloquio di lavoro. «Non sappiamo dove era e con chi era quel colloquio» ha spiegato il marito Mohamed, e ha ribadito poi la cugina Fatima «Bisognerebbe studiare le ultime chiamate e le conversazioni di Samira, per capire con chi aveva quell’appuntamento a cui aveva accennato la domenica prima di scomparire».
LA PROCURA
La Procura di Rovigo ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato del sequestro di persona per provare a risolvere il giallo di Samira. È lo strumento giudiziario che la Procura polesana ha scelto per fare tutti gli accertamenti necessari in questo caso di scomparsa dai contorni indefiniti. Lo stesso modus operandi era stato adottato dopo la scomparsa di Isabella Noventa a Padova o di Elisa Pomarelli a Piacenza. —
Nicola Cesaro
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