San Marco gremita per l'esorcista
Stasera la messa conclusiva con la preghiera di liberazione

L’ESORCISTA DI VERCELLI Don Giuseppe Capra durante una messa nella chiesa di San Marco
CAMPOSAMPIERO.
Anche quest'anno ressa all'ingresso e chiesa gremita per gli esercizi spirituali condotti da don Giuseppe Capra, esorcista di Vercelli, e dal suo diacono don Gino di Donato. Il perché di tutta questa affluenza cerca di spiegarlo il parroco di San Marco don Bruno Bevilacqua.
«La gente ha bisogno di risposte e di conoscenza - spiega il religioso, che da anni organizza i corsi di spiritualità e catechesi - Perciò chiamiamo in parrocchia un sacerdote esperto di tutto ciò che concerne gli esorcismi, la presenza del demonio e le risposte che la fede può dare». Dalle giornate di spiritualità emerge «una profonda ignoranza in materia religiosa, diffusa a tutte le età e in vari ceti sociali. E' indispensabile conoscere le Scritture, leggere e curare la propria formazione altrimenti si cercano soluzioni ai propri problemi e il senso della propria vita dove non c'è Dio. Ed è la fine». Secondo don Bruno chi si affida alla superstizione, o all'aiuto di maghi e fattucchiere in continua diffusione, «soffre di un tormento morale che è ben peggiore di quello fisico». A chi gli chiede se in queste serate, che prevedono anche preghiere di liberazione e guarigione nonché l'imposizione delle mani, si assiste a fenomeni di esorcismo con bave alla bocca o urla, il parroco risponde che «non ci sono ovviamente scene da film, ma posso assicurare che il tormento interiore è più doloroso di tante espressioni fisiche del demonio». Oggi si chiude, con i colloqui individuali durante il giorno, l'adorazione Eucaristica; la messa finale è alle 20.30, con preghiera di liberazione e guarigione. (fra.z.)
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