Saz, che amava i motori e l'elettronica
Il ritratto della giovane vittima della strada: impegno e battute

CONSELVE.
Tutti lo conoscevano con il soprannome di «Saz». Ma soprattutto per la sua intraprendenza e la sua allegria. La scomparsa di Daniele Sattin lascia un grande vuoto nel cuore di amici e familiari. Avrebbe compiuto 21 anni il 6 novembre. Il giovane viveva con il padre (impegnato in una ditta che commercia strumenti per odontotecnici e dentisti), la madre e la sorella Valentina, farmacista, in centro a Conselve. Due anni si fa si era brillantemente diplomato all'istituto «Enrico Fermi» di Este, come odontotecnico. Già durante gli studi aveva cominciato a lavorare come commesso nel negozio Mcm Vision Spacciocchiali di piazza XX Settembre. Appena concluse le scuole superiori si era poi iscritto all'istituto «Leonardo Da Vinci» di Bergamo, una delle poche strutture in Italia capaci di rilasciare l'abilitazione per svolgere l'attività di ottico. Lunedì prossimo sarebbero cominciati gli esami di abilitazione, che si sarebbero conclusi nella stessa settimana: a metà settembre Daniele avrebbe potuto coronare il suo percorso di studi. «Saz», questo il suo simpatico nomignolo, era un ragazzo molto intraprendente, che sapeva unire maturità a spensieratezza: non a caso nelle varie compagnie che frequentava era lui a distinguersi per simpatia e allegria. Gli amici lo ricordano, per esempio, per le sue perfette imitazioni di Jean Claude, il personaggio che per qualche anno ha spopolato nella trasmissione «Mai dire Grande Fratello» della Gialappa's Band. Oppure c'è chi racconta di quella volta che, a bordo di una mini-moto, aveva girato per le vie di Este attirando la curiosità e le risate dei residenti, o ancora di quella volta che in gita scolastica era stato dimenticato in autogrill e aveva dovuto rincorrere il pullman lungo la corsia d'emergenza dell'autostrada. Ricordi, questi, che ora rimarranno ancora più struggenti in chi l'ha conosciuto. Era inoltre un assiduo ascoltatore della trasmissione radiofonica «Lo Zoo di 105», dal quale attingeva gran parte delle sue battute. Tra le passioni del giovane c'era soprattutto quella per l'elettronica e per i motori: ultimamente aveva investito notevoli risorse per sistemare una vecchia moto da cross. Ieri la morte di Daniele è stata oggetto di un tam-tam di messaggi anche su Facebook, con la pagina del giovane che ha ospitato sin dal pomeriggio decine di post di cordoglio e manifestazioni d'affetto. (n.c.)
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