Scontri in piazza, la figlia del poliziotto ferito: «Ha rischiato la vita»

Sfogo in Facebook della figlia di uno dei poliziotti rimasti feriti lunedì sera: «Colpito da una bomba carta». E mostra la camicia bucata e insanguinata

PADOVA. Non si placano le polemiche sugli scontri di lunedì sera in città fra esponenti dei centri sociali e polizia. Nel dibattito che sta impegnando amministratori e politici si inserisce, con un con un commento sulla pagina facebook del mattino, la dura presa di posizione della figlia di uno dei poliziotti che nella guerriglia scoppiata l’altra sera nelle piazze sono rimasti feriti. «Non mi sono mai permessa di esprimere su un social network il mio pensiero politico. Ognuno ha le sue idee, ci si può confrontare verbalmente, ma non ho mai insultato nessuno pubblicamente. Oggi mi sento di farlo» la premessa della ragazza, che continua: «Mi sento di farlo perché ieri sera (lunedì, ndr) mentre le due fazioni politiche manifestavano per esprimere le proprie idee, come succede sempre il tutto si è esasperato finendo per lanciare bombe carta addosso alla polizia. Negli articoli si citano due poliziotti rimasti feriti dal lancio delle bombe carta. Uno di questi poliziotti è mio papà. Un uomo con la U maiuscola» rivendica la figlia, «che da più di trent’anni mette a repentaglio la sua vita per la nostra città».

Scontro sullo ius soli, guerriglia nelle piazze a Padova


Quindi il pensiero della giovane donna rivolto direttamente a chi ha partecipato agli scontri: «Dovete pensare che quando fate queste cose, davanti ai poliziotti con cui vi scontrate non ci sono infami come credete voi, ma uomini, padri di famiglia. Vergognatevi». Il messaggio si chiude con la “restituzione” di un’offesa. Al mattino la ragazza ha quindi inviato la foto in cui mostra la camicia indossata lunedì sera dal papà, visibilmente danneggiata dalla bomba carta e macchiata di sangue.

La guerriglia che si è scatenata durante le manifestazioni pro e contro lo ius soli ha coinvolto esponenti dei centri sociali da una parte e polizia dall’altra: gli agenti hanno caricato i manifestanti quando questi dal sit in autorizzato in piazza Insurrezione hanno deciso di dirigersi verso il sit in di Forza Nuova e Fronte Skinhead in piazza Antenore. Da un furgone sono stati scaricati scudi in plexigas con rinforzi in metallo, bombe carta e caschi. Lo scontro, evidentemente, se non programmato come da più parti si accusa, sicuramente era stato messo nel conto.
 

Scene di guerriglia urbana a Padova per lo ius soli

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