Scontro sullo ius soli, guerriglia nelle piazze a Padova

PADOVA. Pedro, Adl Cobas, Cobas e Razzismo Stop da una parte.
Il corteo di Forza Nuova dall'altra. Intorno alle 22, al culmine di una serata di tensione che ha visto i due gruppi scendere in piazza per due manifestazioni sullo ius soli, la polizia ha caricato i centri sociali che si stavano spostando verso la sede della protesta di Forza Nuova scesa in piazza per dire no al riconoscimento della cittadinanza per gli stranieri nati in Italia.
"Fuori i fascisti e i razzisti dalle nostre città”, il grido lanciato dagli antagonisti che hanno organizzato un presidio in piazza Insurrezione. Forza Nuova si è data appuntamento, invece, sotto la Prefettura. Il centri sociali a un certo punto hanno abbandonato piazza Insurrezione dirigendosi in piazza delle Erbe. Qui è parita una carica della polizia: tre fermati e tre feriti il bilancio.
L’iniziativa dei centri sociali era nata con l'obbiettivo di contrastare il corteo organizzato da Forza Nuova contro lo ius soli. Piazza delle Erbe si è tinta del rosso dei fumogeni, accompagnati dal rumore dei manganelli, dei petardi e della grida.
La polizia è stata costretta a caricare i circa trecento manifestanti, che hanno cercato in tutti i modi di arrivare in piazza Antenore, dove nello stesso momento stavano manifestando i militanti di Forza Nuova, circa duecento.
Un giovane di ventiquattro anni, appartenente ai centri sociali, è rimasto leggermente ferito alla testa ed è stato prontamente soccorso: tre persone sono state identificate e fermate dalle forze dell’ordine. A guardare la scena una piazza delle Erbe estiva, gremita di persone spaventate e attonite. Inizialmente, secondo quanto aveva ordinato la Prefettura, le due manifestazioni dovevano essere dei sit-in: uno, quello del Pedro, in piazza Insurrezione; l'altro, quello di Forza Nuova, in piazza Antenore.
Non erano però autorizzati i cortei. Ma, quando in piazza Insurrezione, dov’era presente la consigliera comunale di Coalizione Civica, Daniela Ruffini, è arrivata la notizia che in realtà Forza Nuova stava sfilando da Prato della Valle a piazza Antenore, gli antagonisti hanno fatto la voce grossa e, sfidando la polizia, hanno dato vita ad un corteo che ha attraversato il cuore della città, fino a piazza delle Erbe dove la polizia è stata costretta a bloccarli. Sull’altro versante Forza Nuova, che più volte ha tentato di raggiungere le piazze ma è stata bloccata dalla polizia, seppur senza cariche. Un momento di particolare tensione si è verificato quando è esplosa una bomba carta; due poliziotti sono rimasti feriti (uno al piede e uno alla schiena). Entrambe le manifestazioni sono terminate attorno alle 22.30.
L'appuntamento per i militanti di Pedro, Adl Cobas, Partito Comunista dei lavoratori e Razzismo stop è per questa mattina alle 11 davanti al tribunale, dove si terrà la direttissima dei loro tre compagni.
LA CONDANNA DEL SINDACO A stretto giro di posta è arrivata la presa di posizione congiunta del sindaco Sergio Giordani, che ha la delega alla Sicurezza urbana, e del vicesindaco Arturo Lorenzoni: «Condanniamo in maniera totale e ferma ogni forma di violenza, non è per noi accettabile che Padova viva scene come quelle che si sono viste ieri sera nelle piazze. Le ragioni di una città, che tutti noi vogliamo aperta e lontana da messaggi di odio e chiusura come quella che abbiamo cominciato a costruire, devono essere difese esclusivamente con la forza della mobilitazione democratica, con la presa di posizione civica, con il coraggio della non violenza. Ci dissociamo quindi - chiudono Giordani e Lorenzoni - da ogni forma di violenza e continueremo a batterci per il dialogo nel solco della legalità». Sull’altro versante il consigliere della Lega Nord, Alain Luciani, ha commentato sdu Facebook: «Bentornata Vecchia Padova». Aggiungendo l’hasthag: «PrayforPadova». Certo è che da anni Padova non assisteva a scene di violenza di questo tenore e che molti cittadini sono rimasti sconcertati.
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