Scoperta in centro una casa-squillo di giovani cinesi

PIOVE DI SACCO. Irruzione dei carabinieri in una casa di appuntamenti: per sfuggire ai controlli una delle donne si è gettata dal terrazzo. Fortunatamente i militari hanno fatto in tempo a sistemare un materasso e delle coperte sotto al davanzale, attutendo la caduta. Nei guai due trentenni cinesi. Tanto imbarazzo e nulla più, invece, per il giovane piovese che si stava intrattenendo con una di loro. E’ stato decisamente un pomeriggio movimentato ieri in via Peci, in pieno centro storico. I carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco dovevano eseguire una perquisizione su ordine dell’autorità giudiziaria veneziana che sta conducendo le indagini a carico di un cittadino cinese accusato di sfruttamento della prostituzione.
Le indagini hanno indotto gli investigatori a ritenere che lo sfruttatore delle giovani orientali avesse esteso la sua attività fin nel Piovese. Ieri, intorno alle 16.30, quattro carabinieri si sono presentati al civico 28 di via Peci, alloggio a due piani che risultava affittato al “protettore”. Nell’appartamento erano state allestite due alcove dove le ragazze si prostituivano. Una è stata sorpresa in piena attività: non ha avuto né il tempo né il modo per tentare di fuggire o di dissimulare quanto stava capitando fra le lenzuola. Quindi i carabinieri si sono diretti al bagno trovando la porta chiusa a chiave. Dentro si era barricata la seconda ragazza. La porta è stata sfondata: subito i militari non hanno visto nessuno, poi si sono accorti delle mani della giovane avvinghiate alla ringhiera del terrazzino. La ragazza penzolava a cinque metri di altezza. Mentre due carabinieri cercavano di riportarla sul davanzale, altri sono corsi giù per sistemare un materasso e delle coperte sotto di lei. Azione quanto mai provvidenziale dato che la donna, a forza di divincolarsi, è volata giù. Nel frattempo sul posto erano arrivati ambulanza e vigili del fuoco. La ragazza caduta dal terrazzo è stata portata in ospedale e sottoposta a indagine radiologica. Ha preso diverse botte ma non avrebbe riportato lesioni gravi. Per lei e la collega si profilano guai sotto il profilo penale perché, almeno dai primi accertamenti, risulterebbero clandestine. Nell’alloggio sono stati trovati soldi in contanti e una gran quantità di profilattici. Tutte prove che vanno a carico del connazionale che le sfruttava.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova