Scritte ingiuriose contro Cisl e Uil

Prese di mira le due sedi, condanna del sindaco e della città
Le scritte contro Cisl e Uil
Le scritte contro Cisl e Uil
 Scritte ingiuriose sono apparse ieri mattina contro le sedi della Cisl in via Tasso e della sede Uil in piazza De Gasperi. Sull'ingresso del sindacato guidato da Luigi Angeletti è stata disegnata una falce e martello con la scritta «Servi dei padroni». Analoga la frase tracciata alla Cisl. Immediatamente sono arrivate numerose testimonianze di piena e convinta solidarietà, tra cui anche quelle del ministro al Welfare, Maurizio Sacconi, del sottosegretario alla Giustizia, Elisabetta Casellati, del segretario regionale della Cgil, Emilio Viafora, del governatore del Veneto, Luca Zaia, del presidente provinciale di Confidustria, Francesco Peghin, del sindaco Flavio Zanonato.  «Le scritte lasciate in piazza De Gasperi offendono non una singola organizzazione dei lavoratori, ma l'intero movimento sindacale - dice il segretario provinciale della Cgil, Andrea Castagna - In questi tempi difficili serve un serio dialogo, rispettoso delle posizioni altrui».  Pesante il commento del segretario regionale e del segretario generale di Padova. della Uil e. «Purtroppo questi sono segnali molto preoccupanti - sostengono Gerardo Colamarco e Nello Cum - Sono testimonianze concrete di un'escalation costante, cominciata a Torino con il lancio delle uova sul palco contro Raffaele Bonanni. Non sono e non saranno i gesti o le scritte di pochi sconsiderati ad impedire alla Uil di portare fino in fondo la propria azione sindacale».  Amaro il commento del segretario della Cisl padovana Adriano Pozzato: «Queste nuove scritte sono la dimostrazione che le iniziative messe in campo finora non sono bastate a far prevalere il senso di responsabilità verso gli obiettivi avvero necessari in questo periodo di crisi. E' giunto il momento di dichiarare con chiarezza e determinazione che si rifiuta questa logica di azioni squadriste e intimidatorie se si vuole mantenere un valore nella rete sociale e fare sistema a tutela di chi ha perso il posto di lavoro o si trova in cassa integrazione a causa della crisi». (f.pad.)

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