Scuola nel “bosco” ecco la soluzione per gli alunni senza vaccini
È già operativa e si trova anche su Internet. È stata chiamata La Casa del Bosco ed è situata all’interno del parco etnografico a Bosco di Rubano. È partita il 12 settembre ed è frequentata non solo dai figli di genitori che amano la natura e i progetti alternativi all’insegnamento tradizionale, ma anche da bambini non vaccinati.
il progetto
La Casa del Bosco fa parte del circuito messo in piedi, già in varie città d’Italia, che si chiama Canale Scuola Cooperativa Onlus, con sede a Bolzano. «Confermo che nella Scuola del Bosco di Rubano si sono iscritti alcuni bambini, figli di genitori che hanno scelto di non sottoporli a tutti i dieci vaccini» sottolinea Emil Girardi, presidente di Canale Scuola, «noi li abbiamo accolti perché si sono dimostrati disponibili ad accettare il modello pedagogico ed educativo che noi stiamo portando avanti da anni. Quindi li consideriamo genitori uguali agli altri».
le clausole
Prima dell’iscrizione, i genitori hanno dovuto sottoscrivere un modulo con cui s’impegnavano a rispettare delle clausole di natura pedagogica, che si ispirano al motto delle scuole di questo tipo “S’imparano più cose nel bosco che nei libri”. I bambini restano a scuola dalle 7. 45 alle 14. 15. La retta annuale, per 10 mesi, è di 3200 euro, mensa inclusa, e si può rateizzare.
autocertificazione
Il presidente della Fism Ugo Lessio conferma che, dopo l’approvazione del Decreto Mille Proroghe, i dirigenti delle scuole parrocchiali hanno adottato l’autocertificazione, valida sino al 10 marzo 2019. «A questo punto prevediamo che i bambini delle materne paritarie a essere ancora esclusi dalla frequenza scendano da 1500 a 500» l’aspettativa di Lessio, «per il resto chi vuole può iscrivere i figli alla Casa del Bosco a Rubano oppure si può organizzare diversamente. Noi fin qui possiamo arrivare».
scuole statali
L’autocertificazione è scattata non solo nelle paritarie ma anche nelle scuole statali. «Era inevitabile» conferma Concetta Ferrara, preside al 12esimo Istituto comprensivo di Padova e reggente a Maserà, «con l’approvazione del Mille proroghe non si può fare altrimenti. Ricordo che l’autocertificazione per i vaccini vale solo sino al 10 marzo e che i genitori non possono e non devono presentare autocertificazioni mendaci perché rischiano pesanti sanzioni penali». —
Felice Paduano
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova