Scuole elementari, sparito il grembiule

A Padova è stato abolito in nove scuole su dieci. Resistono la Alessandro Volta, la Santa Rita, la Luzzatto e la Ardigò
Di Silvia Quaranta
Il primo giorno di scuola alle gabelli
Il primo giorno di scuola alle gabelli

Grembiulino d’ordinanza, colletto inamidato e un fiocco tra i capelli: le foto di classe, quelle in bianco e nero, ritraevano le bimbe così. Ai maschietti mancava il fiocco, ma quella divisa, linda e ben stirata, era un’usanza tra le più consolidate, in apparenza inaffondabile. Una certezza che nessuno avrebbe pensato di mettere in dubbio. Eppure, nel giro tutto sommato di poco tempo, è diventata una formalità dal sapore un po’ retrò, di cui molti presidi sembrano fare volentieri a meno.

A Padova il “grembiulino”, solitamente bianco per le bimbe e nero o blu per i bimbi, è stato abolito in nove scuole elementari su dieci, la quasi totalità. Tutti in classe, piuttosto, con le scarpette da ginnastica e la tuta, che eliminano i costi accessori ma garantiscono una forma d’uguaglianza sociale. Con l’autonomia scolastica, sono diventate le singole scuole a decidere se imporre il grembiule oppure no: l’indicazione non arriva dagli Istituti Comprensivi, che raccolgono più plessi, ma dalle singole scuole, dove (di solito) la decisione viene presa di comune accordo da maestre e genitori.

Rimane il fatto che, se nelle scuole paritarie resiste ancora, nel pubblico è diventato un capo in via di estinzione. Le scuole elementari statali, a Padova, sono 42 in tutto e quelle che hanno mantenuto l’obbligo del grembiulino per tutti e cinque gli anni si contano davvero sulle dita di una mano: ci sono l’Alessandro Volta (zona Facciolati), la vicina Santa Rita, la Luzzatto e la centralissima Ardigò. Tutte le altre, dalla Carraresi alla Fogazzaro, dall’Arcobaleno alla Rodari, l’hanno cancellato senza se e senza ma. Fa un caso a sé il Dodicesimo Istituto Comprensivo, a cui afferiscono le scuole Don Bosco (via Bressanone), Della Vittoria (via Decorati) e Prati (via Armistizio): qui è obbligatorio per i primi tre anni ma non per gli ultimi due. E il colore è uguale per tutti: blu elettrico, sia per i maschietti sia per le femminucce.

A detta dei presidi, la scelta non sarebbe dovuta a ragioni specifiche, semplicemente l’usanza è andata via via perdendosi. Tuttavia, se le direzioni scolastiche rivendicano la libertà per i propri studenti, senza vincoli di alcun genere su quanto riguarda l’abbigliamento, molte mamme invece rimpiangono la tradizione perduta, per ragioni che vanno da questioni molto pratiche ad altre, più strettamente di principio. E se oggi, primo giorno di scuola, per moltissimi bimbi mancherà quella specie di divisa, non sarà meno l’emozione di mamme e papà, che li accompagneranno a quel primo varco della crescita.

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