Scuole, la Regione approva l’accorpamento

Gli istituti comprensivi «Zanellato» e «Guinizelli» a Monselice sono ora un’unica scuola: inascoltato l’appello dei genitori

MONSELICE. Nessuna sorpresa dell'ultima ora. Nessuna marcia indietro, come speravano i genitori. L'accorpamento degli istituti comprensivi "Zanellato" e "Guinizelli" da ieri è ufficiale: la giunta regionale l'ha infatti approvato, insieme a numerosi altri casi di varie parti del Veneto. Addio quindi ai due vecchi comprensivi. Dal prossimo anno scolastico ce ne sarà solo uno, che si chiamerà "Istituto comprensivo di Monselice". Un "gigante" da quasi 2000 alunni, che comprenderà in totale ben 16 plessi scolastici. In particolare, al suo interno confluiranno le cinque Scuole dell'Infanzia di Monselice e Pernumia, le sette Scuole Primarie di Monselice, Arquà Petrarca e Pernumia, le tre scuole medie ("Zanellato", "Guinzelli" e la "Beolco" di Pernumia), per finire con il Ctp di Monselice.

La richiesta avanzata dalle amministrazioni comunali di Monselice, Pernumia e Arquà Petrarca è stata quindi recepita senza battere ciglio dalla Giunta regionale. Inascoltata la petizione dei genitori, che con la loro raccolta di firme si erano scagliati contro il maxi-istituto comprensivo. Nella bilancia delle valutazioni da parte della Regione Veneto non ha pesato la soglia dei quasi 2000 alunni, di contro ai 954,5 che saranno la quota media di studenti per istituto comprensivo, nella provincia di Padova, dopo il dimensionamento approvato ieri.

Le uniche richieste respinte sono state quelle limitate a casi molto specifici: ad esempio nel caso dei Comuni di Piove di Sacco, Pontelongo e Brugine, perché mancava l'accordo tra le municipalità coinvolte, oppure della proposta di San Pietro in Gu e Bolzano Vicentino, perché appartenenti a due province diverse.

«Ribadiamo la nostra convinzione secondo la quale i genitori devono rimanere assolutamente tranquilli – commenta il sindaco Francesco Lunghi – L'accorpamento infatti, non porta con sé alcuna modifica dell'offerta formativa».

«Avere un solo interlocutore – aggiunge il vicesindaco Gianni Mamprin – renderà le cose più semplici per genitori, amministrazione e docenti. Comunque ciascuna scuola conserverà le proprie peculiarità».

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