Se n’è andata a 93 anni la mamma di Carlo Covi «Al funerale solo in 6»

Ad una vita bella, vissuta al massimo, fino all’ultimo giorno, non è corrisposto un accompagnamento alla sepoltura adeguato. Purtroppo in tempi di coronavirus il contatto umano è azzerato tra le persone che se ne vanno e quelle che restano. E così è successo anche per Giulietta Gardin Covi, 93 anni compiuti lo scorso 14 marzo, mamma dell’avvocato padovano ed ex consigliere comunale Carlo Covi, conosciuta in città e in particolare nelle piazze dove abitava da sempre.
È mancata nei giorni scorsi per un arresto cardiaco che l’ha stroncata nel giro di pochi minuti nella sua casa di piazza dei Signori. «Non si sentiva bene, sono sceso a casa sua a vedere come stesse e dopo pochissimo è mancata», racconta Carlo Covi. «Con mascherina e guanti non ho potuto baciarla e abbracciarla, all’alba c’era già l’impresa funebre a portarla via, il funerale non c’è stato e in cimitero abbiamo potuto salutarla solo in sei, numero massimo consentito. Mia mamma, secondogenita del corazziere del re Angelo Gardin, era una donna vissuta nella disciplina militare, molto determinata ma allo stesso tempo discreta, elegante, dolce, che ha sempre saputo dare senza apparire. Era molto dinamica, qualche mese fa era stata in montagna, quest’estate insieme a un gruppo di miei amici l’abbiamo portata a Ibiza, e fino a qualche anno fa ha seguito la nipote Stella, che fa la ballerina, a Milano, Cannes, Zurigo». Sposa a 19 anni di Luigi Covi, ha avuto 4 figli, Pierluigi, Maria Luisa, Angela e Carlo: è rimasta vedova quando aveva 53 anni. Giulietta lascia il segno anche come fedele attivista del Duomo di Padova. —
alice ferretti
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova