«Segni massonici al Palaberta Quella targa va proprio tolta»

SIMBOLI MASSONICI La targa al maresciallo De Muro
SIMBOLI MASSONICI La targa al maresciallo De Muro
 
MONTEGROTTO.
Chiederà di togliere la targa posta di fronte al Palaberta la consigliera di «Terme e Futuro» Sabrina Talarico. Il palazzetto era stato dedicato dall'ex sindaco Luca Claudio alla memoria del maresciallo Gianfranco De Muro.
 Il problema non è la figura di De Muro, un carabiniere amato e stimato. Per Talarico, la questione nasce dal simbolo che appare sulla targa: un'acacia, che gli esperti legano alla massoneria. L'inaugurazione del palazzetto nel 2006 e la dedica a un massone della loggia «Pietro d'Abano» è anche riportata nel bollettino del Grande Oriente d'Italia «Erasmo notizie». «Nessuno - dice Talarico - si stupisce della presenza della massoneria nel territorio termale. Ciò che scandalizza è che il Comune abbia consentito di dedicare gli impianti sportivi della propria città alla massoneria».  La massoneria, va detto, non è un'associazione segreta né illegale (la lista degli iscritti è a disposizione dell'autorità pubblica). Ciò non toglie, secondo Talarico, che la politica «non possa e non debba avere alcun legame con queste associazioni che restano in una zona grigia». Infine la stoccata: «La domanda è quali siano i legami con il territorio anche alla luce della possibile presenza nelle logge massoniche di un importante esponente della Lega di Abano». L'identikit è quello di Flavio Manzolini, presidente dell'Azienda Turismo, il cui nome compare in una lista non ufficiale pubblicata da alcuni siti di dubbia provenienza. Manzolini cade però dalle nuvole: «Non sono mai stato iscritto alla massoneria e i dati sono sbagliati. Sono nato ad Abano e non a Teolo né ho mai risieduto a Padova, come viene riportato, quindi non sono io quello nell'elenco. Purtroppo penso che si voglia solo tentare di screditarmi per il fatto che sto appoggiando Luca Claudio sindaco di Abano».

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