Segregata e violentata da un profugo, il prefetto di Padova: «Tolta la protezione, la coop doveva vigilare»
Il prefetto: «Il responsabile della struttura, quindi la cooperativa, ha il dovere di vigilare su ciò che succede nella casa dove sono alloggiati i richiedendi asilo»

MALFITANO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - NUOVO PREFETTO RENATO FRANCESCHELLI
PADOVA. Il prefetto di Padova Renato Franceschelli sta seguendo con attenzione il caso della violenza sessuale commessa da un richiedente asilo in una struttura gestita dalla cooperativa Edeco.
Quali provvedimenti avete adottato nei confronti del giovane nigeriano?
«Fermo restando che le responsabilità sarà il giudice a definirle, abbiamo provveduto a revocare lo status di rifugiato a questa persona. Tecnicamente è uscito dal programma di protezione».
È ipotizzabile la sua espulsione?
«Al momento si trova in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Quando avrà terminato il periodo di detenzione valuteremo».
C’è un profilo di responsabilità in capo alla cooperativa?
«Ci potrebbe essere la cosiddetta culpa in vigilando. Quella è una casa che viene utilizzata per la micro accoglienza, dunque non è prevista la presenza fissa di operatori. Certo, se come pare quella donna è rimasta lì dentro 11 giorni, qualcuno dovrà spiegarci come mai nessuno se n’è accorto».
Ma se non è prevista la presenza fissa di operatori come potevano accorgersene?
«Il responsabile della struttura, quindi la cooperativa, ha il dovere di vigilare su ciò che succede nella casa dove sono alloggiati i richiedendi asilo».
È prevista la possibilità di ospitare qualcuno in quelle residenze?
«Sì ma le richieste vanno vagliate preventivamente e devono essere autorizzate».
Avere avuto contatti con Edeco?
«Certo, abbiamo chiesto spiegazioni. Stiamo attendendo la loro relazione».
Esistono delle sanzioni alternative alla rescissione del contratto?
«Sono principalmente penalità di tipo economico. Sono graduali, fino alla rescissione del contratto».
E gli altri ospiti di quell’appartamento?
«Stiamo valutando la loro posizione. La vicenda non è ancora del tutto chiara, ci sono aspetti che vanno approfonditi. Aspettiamo le indagini dei carabinieri».
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