«Servizi ai cittadini migliori con la fusione» Buson: «Idee astratte»

Cosa cambierà per i residenti a Conselve, Cartura e Terrassa? I comitati per il “sì” e per il “no” hanno opinioni divergenti



Costruire un nuovo Comune più grande e più efficiente oppure meglio lavorare per migliorare le attuali amministrazioni? Il referendum sulla fusione lascia aperto anche questo quesito. Per i sostenitori del “Sì” la nascita di “Terre Conselvane” ridurrà la burocrazia e offrirà maggiori servizi ai cittadini. Chi invece invita a votare “No” sostiene che non serve arrivare alla fusione per migliorare la macchina comunale e ottimizzare le risorse.

«Chi contrasta la fusione» replica Gabriele Ferraro, presidente del comitato del “Sì” «per mancanza di proposte alternative, sta cercando di insinuare il dubbio, la paura che verranno chiusi gli uffici comunali. Questo è totalmente falso, tutti gli uffici riorganizzati saranno aperti, in primis anagrafe, servizi sociali e tutti gli altri servizi di interesse diretto dei cittadini. Anzi, grazie alla fusione i servizi saranno aumentati, il tutto tra l’altro è stato scritto nero su bianco nello Statuto approvato da tutti e tre i Consigli comunali la settimana scorsa. L’aumento delle ore di apertura degli uffici, unito all’implementazione dei servizi telematici e all’istituzione di sportelli polifunzionali, permetterà agli abitanti di Terre Conselvane di vedere semplificato il proprio approccio alla burocrazia e ai servizi. A questo sarà associata una riqualificazione e specializzazione del personale, che permetterà di lavorare meglio e di essere in grado di fornire ai cittadini le risposte richieste in tempi certi. Inoltre nemmeno altri servizi come poste e scuole sono a rischio, anzi con la fusione hanno solo da guadagnarci».

«Sono solo slogan, suggestioni e idee astratte» ribatte Luigi Buson del comitato del “No”, «significa che fino ad oggi i sindaci non hanno dedicato la massima attenzione ai loro cittadini? Ancora, “più servizi ai cittadini! ” .Quali servizi vogliono aggiungere? I servizi che ogni comune deve erogare sono stabiliti dalla Costituzione e dalle leggi. Quelli rilevanti per i cittadini sono: pianificazione urbanistica, protezione civile, gestione dei servizi sociali, edilizia scolastica e servizi scolastici, polizia municipale e anagrafe, insomma servizi che possono essere erogati meglio attraverso gestioni comuni (unione, convenzione) e organizzazioni innovative, anche con implementazione di nuove tecnologie. Gli sportelli polifunzionali possono essere istituiti senza la fusione. Auspichiamo la costruzione di una ampia comunità amministrativa piuttosto che l’eliminazione delle comunità in nome di una supposta fusione».

Secondo Buson non sono chiare neppure le economie di scala: «È scritto nel studio di fattibilità. La spesa media per abitante è di 367 euro a Cartura, 397 a Conselve e 350 a Terrassa. Il dato aggregato prende una spesa di 387 euro, insomma cambia poco. E poi siamo fermi ai dati del 2013».

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