Sette ore di blackout in centro negozi e locali in ginocchio

CAMPOSAMPIERO. Ci risiamo. Come ogni anno, per la festività di Sant’Antonio, in piazza Castello salta la corrente e così in pieno centro le case e le attività restano al buio. «Non è accettabile! È scandaloso che per ripristinare l’energia elettrica si debbano attendere per ore i tecnici, che per alzare la levetta dentro la cabina e fare i controlli del caso, devono arrivare da Cittadella». Maria Gulizia, titolare della locanda pizzeria-ristorante Sant’Antonio, proprio di fronte al municipio, è furibonda: «Ogni estate è così, quando arrivano le giostre o c’è un sovraccarico di richiesta per i condizionatori, la corrente salta e noi ci rimettiamo l’intera serata, oltre al rischio per i frigoriferi, i congelatori, i condizionatori».
Venerdì, vigilia della festa del Santo, Enel Distribuzione aveva avvisato le attività commerciali e i residenti delle piazze e vie limitrofe che, dalle 13 alle 15, l’erogazione di energia sarebbe stata sospesa «per lavori sui nostri impianti».
Riattivata alle 15, dalle 17 la corrente è saltata nuovamente fino alle 19 «con i negozi ancora aperti e il dentista di via Madonna delle Grazie rimasto con i pazienti sul lettino», racconta Maria Gulizia, riportando anche la rabbia e il disagio dei vicini. «Alle 19 tre tecnici sono arrivati da Cittadella e hanno riattivato la corrente, controllando la cabina di Piazza Castello, ma alle 19.30 è stato di nuovo blackout. Noi siamo stati costretti a mandare a casa i clienti che arrivavano tenendo solo sette persone disposte a mangiare la pizza al lume di candela e al caldo. Mio figlio Stefano ha potuto fare le pizze grazie al forno a legna, ma le persone dovevano andare anche in bagno con la candela. Non è possibile, nel 2015 andare avanti così».
Il problema della cabina di piazza Castello, che ha tenuto al buio una cinquantina tra abitazioni e attività delle piazze, si ripropone ogni estate; due anni fa addirittura in concomitanza con la notte bianca, «e non è ancora stato risolto. Non si capisce perché non ci sia nessuno qui a Camposampiero in grado di intervenire tempestivamente e dobbiamo attendere ore per il ripristino», aggiunge il marito di Gulizia Alessandro Ferro.
Venerdì sera, soltanto verso le 22 la situazione è tornata alla normalità. «Ma ormai la serata era persa e i danni, ovviamente, dobbiamo tenerceli», attacca ancora Maria Gulizia. «In oltre vent’anni non l’ho mai fatto, ma domani mattina andrò in Comune a protestare, perché qualcuno deve intervenire». C’è da scommettere che i gestori della pizzeria non saranno gli unici a farlo: anche i residenti, venerdì tra il pomeriggio e la sera, hanno patito la loro parte di disagi.
Francesco Zuanon
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