Sexy-ricatti, l’ex assessore nega e piange durante l’interrogatorio

Scortato da due legali e accompagnato dalla moglie, De Rossi si è presentato al pm Sergio Dini Gli avvocati difensori: «Siamo fiduciosi e pronti a chiarire tutto. Auspichiamo l’archiviazione»

CITTADELLA. «Non ho mai chiesto favori sessuali, assolutamente». L’ex assessore di Cittadella Filippo De Rossi si è commosso più volte durante l’interrogatorio di fronte al magistrato, che si è svolto ieri mattina in procura: un lungo confronto che l’ha provato. Sulla contestazione dei messaggi spedite alle due commercianti e della registrazione ha raccontato la sua versione, ma ha puntato deciso sul fatto che non ha chiesto rapporti sessuali sfruttando il suo ruolo in giunta. Assolutamente. Il politico è arrivato in tribunale poco prima delle 10, assieme ai suoi avvocati Andrea Bertollo ed Elisabetta Costa. Oltre a loro tre nell’ufficio del pubblico ministero Sergio Dini, titolare dell’indagine sono entrati Giuseppe Taverna, comandante della Compagnia della Guardia di finanza di Cittadella e due suoi uomini.

«Auspichiamo l’archiviazione».

«Siamo fiduciosi, De Rossi ha risposto a tutte le domande, noi auspichiamo l’archiviazione del procedimento». Gli avvocati Bertollo e Costa sono sicuri che il lungo faccia a faccia con il magistrato abbia portato a valutare che ci sia ben poco di penalmente rilevante nella condotta del loro assistito. «Il reato non c’è» assicurano «ora presenteremo un memoriale difensivo nel quale faremo presente i punti essenziali della nostra difesa. Una delle bancarelle era abusiva, per l’altra c’era stata una segnalazione di apertura oltre l’orario stabilito». Si tratta di due attività presenti durante la Fiera Franca di Cittadella esercitate dalle due donne che sono diventate poi le accusatrici. «Non c’è stato alcun controllo notturno al Bed&Breakfast come descritto, se c’è stato un controllo è avvenuto con altre modalità».

La raccolta di firme. Nell’incontro di ieri i legali hanno solo fatto vedere al magistrato le firme raccolte, un centinaio, di commercianti del centro storico di Cittadella a sostegno dell’ex assessore. Non sono state consegnate - si tratta di 4 fogli A4 - ma finiranno nel memoriale che la difesa sta preparando. Nel testo sottoscritto e firmato si dà atto che De Rossi, da quanto a loro conoscenza, si è sempre comportato in modo cordiale, disponibile e disinteressato con tutti, donne o uomini.

Tentata Concussione. L’accusa che gli viene mossa è di tentata concussione. La titolare di un banchetto di dolciumi si vede cambiare posizione alla fiera. Decide di andare a parlare con l’assessore. Lui le parla in modo troppo disinvolto e alla fine la saluta quasi baciandole il collo. Qualche giorno dopo le dà appuntamento nel parcheggio della stazione di Camposampiero, luogo insolito per un incontro formale. «Ci sono alcuni verbali dei vigili, se vuoi li posso togliere ma devi venire a cena con me», le dice. Interrogando lei, viene fuori anche il nome dell’altra ragazza che avrebbe subito le avances dell’amministratore. Una barista che voleva provare a incrementare i guadagni partecipando al mercatino di Natale con un piccolo chiosco gastronomico.

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