Si corre troppo Autovelox fissi lungo la nuova Sr 10

Saranno posti a distanza di due chilometri l’uno dall’altro Nasce un nuovo presidio di polizia locale sui Colli Euganei
Pucci Spnea nuovo autovelox passante agenzia fotografica foto film
Pucci Spnea nuovo autovelox passante agenzia fotografica foto film

ESTE. Quattro Comuni che potrebbero lasciare, un nuovo presidio nei Colli, e poi due T-Red che saranno installati in pianta stabile e una lunga serie di rilevatori di velocità lungo la nuova Sr 10. È una fine d’anno densa di novità per il distretto di polizia Pd5B Euganeo- Estense.

Gli autovelox. Era stato annunciato nell’agosto di due anni fa, ora il misuratore fisso di velocità previsto per la nuova Sr 10 si moltiplica. La postazione permanente pensata per la nuova Padana Inferiore, dove i limiti non sono sufficienti a garantire il rispetto del codice, farà spazio molto probabilmente ad una serie di apparecchi dislocati a non meno di due chilometri l’un dall’altro. Solo così, pensano dal distretto, il problema della velocità sarà azzerato per tutto il tratto da Carceri a Monselice. Per procedere all’installazione si attende solo l’autorizzazione della Prefettura, visto che la proposta ha già ricevuto l’assenso degli altri organi competenti, da ultimo anche dalla Polstrada.

I T-Red. È passato un anno dall’installazione dei due T-Red di Solesino e Stanghella. I due impianti, che servono a rilevare le infrazioni di chi attraversa l’incrocio semaforico con il rosso, erano stati installati in via sperimentale lungo la Sr 16, al Cason e in centro a Stanghella. Passato l’anno di prova, il distretto ha deciso di mantenere i due apparecchi fissi e sta valutando di acquistare entrambi gli impianti.

ll nuovo presidio. Oggi il distretto Euganeo-Estense conta su due sedi, quella di Solesino e quella di Este. I quattro Comuni collinari (Arquà Petrarca, Baone, Cinto Euganeo e Vo’) hanno tuttavia richiesto l’attivazione di un terzo presidio sui Colli Euganei. Il consiglio del Pd5B ha accolto la richiesta, stabilendo il nuovo ufficio ad Arquà Petrarca. Qui sono stati destinati tre agenti.

I recessi. Il distretto raccoglie 15 Comuni, 261 chilometri quadrati di territorio e 60 mila abitanti. Nato a settembre 2010, tuttavia, il nuovo soggetto estense rischia di perdere i primi pezzi. Hanno infatti comunicato volontà di recesso quattro municipalità: Pozzonovo, Sant’Elena, Barbona e Sant’Urbano. Il primo Comune per un fattore meramente economico, gli altri tre per una scelta legata alla nuova normativa regionale, che impone l’avvio di almeno tre funzioni associate con altri Comuni. Queste tre realtà hanno individuato fra i servizi anche quello di polizia locale: la presenza nel distretto risulterebbe dunque un “doppione” inutile. Esiste per esempio una bozza di progetto per avviare un comando di polizia che unisca Sant’Elena, Villa Estense, Boara Pisani e Vescovana. La contro-proposta del distretto è stata quella di rimanere nel distretto nonostante le funzioni associate siano svolte in altri ambiti territoriali, offrendo anche la possibilità di creare un presidio ad hoc per territori della zona dell’Adige. In questo senso, i vertici del distretto hanno chiesto a Boara Pisani e a Vescovana di rivedere la propria posizione e di entrare nell’unione di polizia.

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