Si è spenta Udilla sorella di Ennio e sua seconda madre

VILLA DEL CONTE. «Mia sorella mi ha aiutato a tracciare la strada». È il commosso ricordo di Ennio Doris, fondatore del gruppo Mediolanum, che piange la sorella Udilla, spentasi a 76 anni e dopo 3 di malattia. Udilla era vedova di Livio Cattapan; attorno a sè ha avuto fino alla fine l'affetto dei figli Iva, Sandra, Fabio, Maurizio, e del fratello con la moglie Lina. «Una donna buona», la descrivono i figli.
Il funerale sarà celebrato lunedì alle 15, nella parrocchia dei Santi Giuseppe e Giuliana a Villa del Conte. Udilla viveva qui, in via Aldo Moro; è morta nella sua casa, nella notte tra giovedì e ieri. «Era molto conosciuta e benvoluta»: i figli ricordano la mamma come una donna «molto semplice, di una bontà infinita, gentile, disponibile, un animo limpido».
Una donna alla quale il fratello, protagonista dell'economia e della finanza italiana da decenni, ha sempre riconosciuto un ruolo determinante nella sua crescita personale e professionale. Lo ha fatto ufficialmente anche nella sua recente biografia, “C'è anche domani”, in cui Doris ripercorre mezzo secolo di storia veneta e italiana attraverso emozioni e decisioni che lo hanno portato ad accumulare un patrimonio di 1,7 miliardi di euro dopo esser partito dal nulla, dalla “povertà felice” di Tombolo.
Doris ricorda che aiutava la sorella, camiciaia, costretta a lavorare 14 ore al giorno. Un particolare che ha raccontato anche in occasione della presentazione del libro, in municipio a Tombolo: «Mia sorella lavorava ore e ore per consentirmi di studiare e avere un futuro migliore». Un sentimento di riconoscenza rivelato anche nella dedica del libro: «A mio padre Alberto e mia madre Agnese, per avermi indicato la strada. A mia sorella Udilla, per avermi aiutato a tracciarla. A mia moglie Lina, per averla percorsa con me». La descrizione di una donna laboriosa, discreta, che ha permesso al fratello di studiare e diplomarsi, e quindi di entrare in Antonveneta. Da lì, una crescita continua, l'incontro con Berlusconi e le intuizioni che lo hanno reso uno degli uomini più ricchi d'Italia. Sempre con il cuore a Tombolo, alle origini, alla famiglia, punto solido di partenza, cui essere grato.
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