Si è spento in ospedale il professore Munari “emerito” di Anatomia

Si è spento ieri il professor Pietro Franco Munari, 93 anni, una figura storica e di riferimento per la facoltà di Medicina dell’Università di Padova, già titolare della cattedra di Anatomia umana. Era nato il 10 dicembre 1925 a Badia Polesine, in provincia di Rovigo, da una famiglia che conta molti medici ed era parente della professoressa Irene Munari, psicoanalista che a Vienna fu allieva di Anna Freud, figlia di Sigmund.
Dopo gli studi liceali, negli anni difficili del Dopoguerra si laureò nell’ateneo padovano dove è rimasto salendo tutti i gradini di una carriera lunga e brillante. Fino a ottenere la cattedra di Anatomia umana: davanti a lui sono passate intere generazioni di studenti e di futuri medici. Una carriera anche internazionale tanto da tessere importanti legami con università straniere, statunitensi e sudamericane. Legami accademici, questi ultimi, che gli fecero conquistare l’incarico di console dell’Ecuador (è stato pure presidente del circolo italo-latinoamericano). Figura di primo piano nel mondo accademico e culturale, a metà degli anni ’70, probabilmente per quell’incarico diplomatico, entrò nel mirino dei terroristi che fecero irruzione nella sua abitazione in via Umberto: ma lui era negli Stati Uniti per la sua attività scientifica e sfuggì al peggio.
Il professor Munari, che è stato per molti anni prorettore, fu allievo del professor Luigi Bucciante, il maestro della Scuola anatomica padovana che, oggi, fa parte del Dipartimento di Neuroscienze, dipartimento di eccellenza a livello italiano. E il suo contributo scientifico per la crescita del Dipartimento è stato determinante. Lo scorso agosto i colleghi del collegio di Anatomia gli consegnarono anche una targa “a testimonianza dell’impegno profuso nell’università di Padova e per la disciplina Anatomica Italiana”. Ha insegnato fino a 75 anni ottenendo il titolo di professor emerito ed è rimasto attivo fino all’ultimo, quando la malattia lo ha costretto al ricovero in ospedale dove, ieri, si è spento.
Lascia due figli ( l’avvocato Massimo, penalista, e il medico cardiologo Luigi che lavora nella Clinica medica dell’Azienda ospedaliera). Mercoledì mattina il funerale (la chiesa è ancora da decidere) preceduto dall’alzabara nel cortile antico del Bo alle 10.30. —
CRI.GEN.
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