Si laurea in Giurisprudenza a 22 anni, abita a Campodarsego

CAMPODARSEGO. A 22 anni si laurea in Giurisprudenza all’Università di Padova. Aurora Favero, di Reschigliano, domani discuterà al Bo la tesi “Responsabilità dell’ente da reato e cyber crime: un’indagine comparatistica tra il sistema giuridico italiano e statunitense”.
Niente a che fare con le serie trasmesse in tivù. «La tesi riguarda i crimini informatici e include un’indagine comparatistica fra due sistemi dove la differenza è notevole», anticipa la laureanda.
Pur vivendo a Reschigliano, Aurora è considerata di madre lingua inglese avendo fatto tutto il percorso di studi, dall’asilo alle superiori, in un istituto britannico entrando all’Università di Padova a 17 anni per la minor durata del liceo frequentato. «La scelta è stata dei miei genitori perché volevano darmi una marcia in più», afferma Aurora, «in casa però si parla italiano».
Il passaggio dalla didattica straniera a quella italiana le ha comportato qualche problema. «Le maggiori difficoltà le ho riscontrate nel lessico e nell’approccio alle materie dove ho avuto a che fare con volumi di un certo carico che non avevo mai trovato alla scuola inglese», dice Aurora.
«Il mio metodo di studio era molto diverso da quello dei miei colleghi italiani. Senza contare che mi sono trovata sola: quando sono arrivata all’università non conoscevo nessuno perché le mie compagne di liceo hanno tutte optato per un’università estera, principalmente inglese. Però mi sono rimboccata le maniche e ho trovato la forza di affrontare le difficoltà».
Una tesi in piena pandemia. «Sono contenta di poter fare la discussione in presenza anche se non potrò festeggiare», dice ancora Aurora. «È dal primo anno che la sogno, il coronamento di un lungo lavoro, sarà emozionante. Vorrei anche ringraziare la mia relatrice Debora Provolo per essere stata sempre disponibile e aver creduto in me».
Le prospettive future? «Continuare con la pratica e affrontare l’esame di Stato, mi piacerebbe molto approfondire il diritto penale dell’informatica. Per ora il mio obiettivo è di essere un buon avvocato e lottare per quello in cui credo, una cosa che mi hanno trasmesso i miei genitori», aggiunge Aurora. Un consiglio a chi volesse intraprendere lo stesso percorso? «Di avere coraggio perché tutto quello che vogliamo è dall’altra parte della paura. Ci sono state tante volte in cui avevo paura ad affrontare un esame però se non l’avessi fatto oggi non sarei dove sono. Bisogna crederci».
Non c’è l’estero nel suo futuro dopo tanto studio nella lingua madre? «Non escludo niente, al momento la mia vita è qui ma se mi si dovesse presentare un’opportunità la coglierei. Per il momento però mi piacerebbe restare qui: Italia è casa». —
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