Si spara in faccia per la delusione d’amore

Si è sparato in faccia per amore. A 21 anni ha imbracciato il fucile da caccia del padre e ha sparato un colpo ferendosi al viso, quasi a non voler più vedere e a cercare di non pensare più a quella ragazza con cui aveva avuto una storia d’amore bellissima e intensa, ma che da alcuni mesi non stava più con lui. È fuori pericolo A.C., anche se ricoverato in ospedale, dove è arrivato ieri pomeriggio a bordo dell’elisoccorso, visto che per la gravità della ferita che si è inflitto, per lui si temeva il peggio. Il giovane al momento dello sparo si trovava a casa da solo: all’origine del gesto c’è la profonda tristezza in cui è piombato da quando la storia d’amore si è conclusa, all’inizio dell’anno. Sono passati i mesi, ma non è riuscito a reagire, sprofondando sempre più nell’oscuro baratro della disperazione. Lo sapevano anche gli amici, che pure non sono riusciti a convincerlo che la vita comunque andava avanti e che a vent’anni si è pieni di opportunità; il ragazzo aveva anche smesso di lavorare come operaio, quasi ossessionato dall’assenza di lei. Erano stati insieme per oltre due anni, fidanzati adolescenti che avevano fatto della loro storia un rapporto esclusivo e intenso, tanto che il giovane si era defilato e frequentava meno gli amici in paese. Forse aveva messo al centro della sua esistenza quella ragazza e quando la loro relazione si era interrotta, si è trovato solo e privo di punti di riferimento e nonostante appunto il passare dei mesi, non aveva ancora ritrovato la serenità. Ieri pomeriggio chissà che pensieri gli sono passati in testa tanto da approfittare di un momento in cui in casa non c’era nessuno per cercare e, infine, trovare le chiavi dell’armadio in cui il padre e il fratello ripongono i fucili da caccia, regolarmente detenuti (i carabinieri ne hanno portati via ieri sera circa una decina, insieme a una scatola di munizioni). Ha puntato quindi la canna al volto e ha sparato, ferendosi: forse poi il dolore, la paura, lo choc, lo hanno fatto correre fuori in giardino, dove i vicini, che avevano udito lo sparo, si sono accorti di lui, il volto trasfigurato in una maschera di sangue, e hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sono stati avvertiti i genitori, che sono corsi in ospedale disperati al suo capezzale. Ai carabinieri di Selvazzano e Limena è toccato effettuare le verifiche, capire l’origine del gesto e portare via le armi presenti in casa. Per il ragazzo, che i medici hanno giudicato fuori pericolo, adesso inizia un lungo periodo di guarigione.
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