Si ustiona a tredici mesi con il caffè bollente
È accaduto in un camping di Sottomarina dove una famiglia padovana era in ferie Il bimbo ha afferrato la tazzina della mamma: è ricoverato con scottature al petto

CARRAI - G.M. - Interviste sul caro caffè. - CARRAI - G.M. - interviste sul caro caffè
Si è ustionato con del caffè al petto a tredici mesi. L’incidente è accaduto venerdì sera poco prima delle 20, al camping Tredue in via Sebastiano Venier 345 a Sottomarina. E quella che doveva essere una serata spensierata si è trasformata in pochi istanti in un momento tragico. Il bimbo è stato soccorso dall’ambulanza, ma visto la delicatezza del caso è stato portato al centro grandi ustionati di Padova. Ora i medici aspettano il passare di ulteriori 24 ore, per chiudere la prognosi, ma pur presentando una scottatura seria al petto le sue condizioni sono definite discrete. Non è in pericolo di vita. La bevanda “nera” bollente gli è finita addosso inavvertitamente. Pare che il piccolo abbia afferrato la tazza senza che la mamma se ne accorgesse. Si è trattato di una frazione di secondo. A quell’età hanno una facilità di movimento a volte inaspettata, ignorando ovviamente qualsiasi rischio.
L’incidente domestico è accaduto nel campeggio di Sottomarina, dove la famiglia padovana era in campeggio da qualche giorno. Dopo l’allarme iniziale la preoccupazione è diminuita, ma saranno necessari ulteriori accertamenti sanitari a far luce compiutamente sul quadro clinico. Anche per capire se la disavventura possa avere conseguenze visibili in futuro per il bambino. Il fatto che non siano state coinvolte del caso forze dell’ordine (ma solo informate di quanto successo) induce a pensare che si sia trattato di un imprevisto incidente domestico. I sanitari (nel reparto padovano arrivano ogni settimana numerosi casi del genere, non solo dall’intero Veneto) hanno trattato il bimbo nelle zone scottate con tutte le precauzioni che il caso richiedeva.
Appena accaduto l’incidente nel campeggio era scattato l’allarme e l’ambulanza aveva raggiunto la piazzola dove si trovava la famiglia padovana in pochi istanti. Le grida del piccolo avevano attirato molti campeggiatori, quasi tutti presenti nell’ora della cena, in apprensione pure loro per quel piccolo che piangeva a squarciagola. I genitori del bambino hanno seguito l’ambulanza con ovvia apprensione per le condizioni del loro piccolo, rimanendo poi al suo capezzale.
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