Sicurezza idraulica del bacino termale, Camani: «La Regione si deve mobilitare»
Ordine del giorno rivolto alla Giunta della capogruppo dem Vanessa Camani: «Opere ormai indispensabili». L’assessore Caner: «Richiesta già presentata»

La capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani, ha presentato un ordine del giorno con il quale invita la Giunta regionale a impegnarsi per riuscire finalmente a ottenere i soldi necessari per costruire i quattro bacini di laminazione progettati nel bacino termale-euganeo.
Servono più di 36 milioni di euro per costruire i quattro invasi: uno è progettato dal Consorzio di bonifica Bacchiglione a Giarre, uno a Teolo, un terzo nella zona di Torreglia e un ultimo a Rovolon.
Gli invasi sono stati programmati nelle aree adiacenti agli scoli Bolzan, Menona e Rialto.
«L’intervento risulta di fondamentale importanza per migliorare la sicurezza idraulica del territorio» rileva la consigliera dem, «c’è l’urgente necessità di contenere le ondate di piena del Rialto, riducendo il deflusso verso valle».
Camani aggiunge: «L’aumento delle precipitazioni intense e irregolari, fenomeno ormai ricorrente, rende necessarie misure tempestive ed efficaci per proteggere la popolazione, le attività economiche e il patrimonio naturale. Investire sui bacini vuol dire prevedere anche il riutilizzo dell’acqua in agricoltura. Per questo» la richiesta della consigliera, «chiediamo alla Giunta regionale di impegnarsi a fare quanto possibile per sbloccare la situazione».
L’assessore regionale Federico Caner interviene con alcune precisazioni: «La Regione ha già fatto quanto poteva, inserendo i quattro bacini nel Pnissi, il Piano nazionale di interventi strutturali e per la sicurezza del settore idrico. Abbiamo indicato una priorità di livello alto. Ora attendiamo che con il nuovo anno il Ministero delle Infrastrutture sveli la graduatoria. Ci tengo a rendere presente» sottolinea Caner, «che sono stati presentati progetti per un totale nazionale di ben 24 miliardi di euro e che, logicamente, il Ministero non potrà accontentare tutti».
Sulla questione interviene anche Paolo Ferraresso, presidente uscente del Consorzio di bonifica Bacchiglione. «Non siamo finora riusciti a ottenere i finanziamenti sperati per realizzare grandi opere come i bacini di laminazione nei Colli Euganei» allarga le braccia, «ma il Consorzio continua a lavorare e intervenire per risolvere le criticità presenti».
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