Simionato produce in via Vo’ di Placca

L’indagine sulle serre in costruzione in via Nespollari a Due Carrare non ha bloccato l’attività

DUE CARRARE. L’indagine del reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle sul cantiere di via Nespollari, in comune di Due Carrare, dove la ditta di costruzioni Giampaolo Belluco sta realizzando un nuovo complesso di serre per conto della Ortoflorivivaistica Fratelli Simonato, non tocca minimamente il sito produttivo di via Vo’ di Placca, 42. Si tratta dell’azienda dove da anni la nota azienda agricola produce piante da fiore e da orto, anche destinate alla grande distribuzione, in gran parte biologiche. A puntualizzarlo sono i fratelli Simonato, che in questi giorni hanno ottenuto dal tribunale l’autorizzazione al proseguimento dei lavori. L’indagine della guardia di finanza, partita subito dopo l’estate scorsa a seguito di un sorvolo con l’elicottero, mira ad accertare la tipologia dei materiali con cui è stato realizzato il sottofondo del nuovo impianto serricolo che si estende su una superficie di oltre 25.000 metri. Secondo i finanzieri si tratterebbe di “materiale privo di certificazione attestante la qualità, pertanto da considerare rifiuto non impiegabile per riporti di terreno”. Su questo si attende il pronunciamento dell’Arpav, che ha eseguito dei prelievi di sottofondo per analizzarlo e scoprire da cosa esattamente sia composto. «La nostra azienda ha dato l’incarico all’Impresa Belluco di provvedere a realizzare un sottofondo di circa 20 centimetri per consentire il movimento dei mezzi di trasporto delle piante e la stesura del telo antialga» affermano i Simonato «Negli accordi scritti con l’impresa costruttrice è stato specificato che i materiali utilizzati devono rispondere tutti ai requisiti e alle norme vigenti. L’impresa, incaricata con contratto d’appalto, garantisce la regolarità del materiale trasportato in loco, essendo in grado, a quanto asserisce, di dimostrare la regolare provenienza di quanto usato per ricoprire il fondo, producendo certificazioni di qualità e quantità che accertano la tracciabilità del prodotto». Circostanza che ai primi accertamenti dei finanzieri invece non risultava.

Gianni Biasetto

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