Sipario su Videotime: «Sono stato un pioniere e dopo 33 anni divento una vittima di internet»

la storia
santa rita. «Trentadue anni, 8 mesi e 12 giorni dopo si chiude il sipario su Videotime. Quasi 33 anni a fare questo lavoro con passione, dedizione, amore e molte volte pazienza». Inizia così il saluto del titolare Carlo Pinarello. Tre mesi fa aveva chiuso il negozio di Albignasego: «Una ferita ancora aperta. E adesso è venuto il momento della sede principale (da 4 anni in via Facciolati, dopo 6 in via Pollini e 22 in via Manzoni). Purtroppo il proliferare di pirateria audiovisiva e di offerte in tv e via web ci ha obbligati a questa triste decisione. Sono convinto che molti si ricorderanno di noi con piacere come noi ci ricorderemo di tanta bella gente che ha frequentato i negozi Videotime. Un grazie a tutti per averci permesso di lavorare per tutti questi anni, è stato un piacere immenso». Carlo ha censito più di 20 mila clienti: «Sono stato uno dei primi ad iniziare nel 1986», ricorda, «da pioniere sono oggi una vittima di Internet».
anni ruggenti. Non prima di aver intuito e “cavalcato” gli anni ruggenti delle videocassette prima e dei dvd poi. «All’inizio venivano soprattutto famiglie e studenti. Per i primi il cartone animato in video casetta era un rito del fine settimana e per i ragazzi un appuntamento fisso a 5 mila lire (tanto costava noleggiare un film per tre giorni). Allora era “figo” andarsi a prendere il film, oggi lo è scaricare tutto rapidamente con i cellulari». Era il decennio 1995-2005, il passaggio morbido e ancora più fruttuoso dei dvd, gli anni d’oro. «Vivo con piacere tutti gli anni Novanta: quello dell’ultimo Padova in serie A, con i calciatori vip che venivano a prendersi i film proprio da me. Nell’ultimo decennio hanno chiuso tutte le videoteche o hanno cambiato tipo di lavoro. Tre anni fa sono rimasto il solo ad avere un minimo di assortimento e catalogo». Tant’è. Alle spalle di Carlo un vero patrimonio: 13 mila titoli in Vhs e 17 mila dvd, per un totale di 30 mila titoli. «Avevo una collezione di video cassette di film ormai introvabili». Nomi come Kirosawa, i primi Fellini, François Truffaut, i Taviani.
fine amara. Dunque tanto più amara la fine di questo piccolo tesoro: «Le video cassette le ho buttate in discarica, non le volevano nemmeno regalate. Il giorno che me ne sono disfatto ho pianto. I dvd invece li ho venduti, o meglio svenduti, ma almeno so che sono in mani sicure. Sono venuti a prenderli soprattutto appassionati: qualcuno se n’è portato a casa anche 400». L’ultimo periodo chiamava a sé l’identikit del «cinquantenne che proprio non è pratico con le diavolerie tecnologiche». A dirlo un 57enne che ha saputo precorrere i tempi: «I primi a sparire sono stati i giovani, il primo segnale preoccupante, ma pensavo ancora di farcela: negli ultimi anni servivo numerosi cineforum famosi, ero l’unico che aveva i film da botteghino e quelli di nicchia. Ma avevo già capito che era la fine». —
Elvira Scigliano .
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