Skunk Anansie, è adrenalina politica

Il rock duro con la voce di Skin, sposa gay a Riva del Garda

JESOLO. Skin e compagni sono tornati assieme per tenere alto il verbo del rock e cantarle al sistema: mercoledì il loro tour europeo fa tappa a Jesolo per l'unica data nel Nordest. Sul palco del Pala Arrex gli Skunk Anansie porteranno tutta la rabbia e l'energia dell'ultimo disco “Black Traffic”. Dopo lo scioglimento del 2001 sono tornati assieme nel 2009 e da allora non si sono più fermati. La speciale alchimia tra la voce nera di Skin, al secolo Deborah Dyer, con il rock duro e i ritmi serrati del punk ha ancora molto da dire: «Siamo ritornati insieme perché siamo legati da un’amicizia molto forte» ha affermato Skin in merito al nuovo tour «Siamo molto orgogliosi di come abbiamo lavorato in passato, ma quello che adesso ci guida è il futuro». La tenebrosa cantante e modella londinese, nata nel quartiere multietnico di Brixton, ha un legame speciale con l'Italia. Non solo per la collaborazione di qualche anno fa con i Marlene Kuntz, ma soprattutto perchè ha recentemente deciso di convolare a nozze con la compagna Cristiana proprio nel nostro paese. Il matrimonio gay si è tenuto in un castello sopra Riva del Garda. Archiviati i fiori d'arancio, sono tornati a calcare i palchi europei all'insegna del rock. E l'ultimo disco della band è una vera scarica di adrenalina. Skin e compagni sono da sempre impegnati politicamente. «È tutto fottutamente politico, non ci si può chiamar fuori» cantavano nell'omonima canzone, anche in questo caso con il ritorno sulle scene dopo “Wonderlustre”, non le mandano certo a dire. Il bersaglio è Tony Blair, ex premier britannico, controverso leader dei laburisti, e chi come lui tradisce le aspettative degli elettori. “I Believed in You” canta Skin, “Ho creduto in te”, ora non più. «Credo che molte persone siano state deluse dai loro leader» dichiara la band «Tutti vogliono votare, ma per chi? Sbagliano tutti perché alla fine interessa di più pensare alla loro posizione come politici che elevare le condizioni di vita delle persone che stanno rappresentando». Consacrati nell'olimpo del rock nella seconda metà degli anni '90, per il loro ritorno gli Skunk Anansie hanno deciso di poter dire quello che pensano senza filtri: «Con questo nuovo progetto abbiamo scelto la strada della totale indipendenza, può darsi che i mercanti del destino e dell’oscurità si lamentino dell’industria musicale» ha dichiarato la pasionaria cantante Skin «Noi l’abbiamo interpretata come una chance positiva per ricreare il modo in cui lavoriamo e per avere più controllo sulla nostra arte. Il nuovo album “Black Traffic” e la nostra nuova etichetta discografica rendono il futuro della nostra band molto elettrizzante». Appuntamento a mercoledì sera, per le fiammate di rock degli Skunk Anansie. Ingresso unico 32 euro più diritti, biglietti disponibili nei punti vendita Azalea Promotion, Teleart/Vivaticket, Unicredit e online su Ticketone.it

Matteo Marcon

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