Slitta di un anno l’apertura dei nuovi ristoranti in piazza Rabin

I tempi bui del coronavirus hanno bloccato anche la realizzazione dei cinque locali, previsti all’interno del frontone restaurato tra piazza Rabin e Prato della Valle. Il progetto, presentato in Comune da Meaty, società formata dai fratelli Piero e Giancarlo Pavin, da un calzaturiero della Riviera del Brenta e da un imprenditore che produce etichette, prevede l’apertura di tre ristoranti, una pasticceria e una caffetteria per un investimento totale di 3,5 milioni di euro. In programma anche due ascensori panoramici.
Prima che scoppiasse la pandemia, l’idea era di iniziare i lavori tra aprile e maggio in modo tale da terminarli entro la fine dell’estate o, al massimo, entro il prossimo autunno. A questo punto, però, la convenzione tra Meaty e il Comune non è stata ancora firmata e il progetto è stato rimandato al 2021. «I lavori sono solo slittati in avanti a causa del coronavirus, ma non ci sono grandi problemi» sottolinea l’assessore al cultura Andrea Colasio «il progetto della Meaty resta in piedi così com’era era stato prospettato. La società non ha fatto nessun passo indietro. Anzi ci siamo sentiti anche in queste ultime settimane e sia i fratelli Pavin che gli altri soci hanno confermato il loro progetto».
il progetto
Anche il progettista, a nome della società, conferma l’investimento originario: «Il programma dei lavori è solo slittato in avanti» osserva l’architetto Bernardino Baesso «l’investimento per realizzare i cinque locali all’interno del frontone è confermato. Realizzeremo tre ristoranti, un bar ed una pasticceria. Il ristorante più bello e accogliente sarà quello che apriremo nella parte centrale della facciata, dove sarà costruita anche una saletta polivalente, che, potrà essere utilizzata, per cinquanta giorni all’anno, anche dal Comune per mostre d’arte e per altri eventi. Il nuovo ristorante centrale, che avrà una vista panoramica unica in città, avrà settanta posti a sedere e sarà guidato da uno chef stellato che, attualmente, lavora in un ristorante di Bergamo. Per il resto altri due ristoranti saranno aperti sulle due terrazze laterali, mentre i bar saranno installati in altri spazi limitrofi. A questo punto» prosegue «manca solo il benestare della Sovrintendenza ma, in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale e nello specifico con l’assessorato alla cultura guidato da Andrea Colasio, non dovremmo avere problemi anche perché il nostro progetto è del tutto compatibile con la linea architettonica del frontone appena restaurato».
l’altro locale
Nel frattempo la Meaty, appena una settimana fa, ha aperto a Sarmeola di Rubano, subito dopo i confini con il Comune di Padova, il nuovo ristorante-pizzeria all’interno di Villa Vanna, una delle più belle residenze d’epoca del Veneto: il ristorante si chiama Materia Prima e la pizzeria Apicio.
In realtà il progetto prevedeva di aprire un ristorante e una pizzeria gourmet con 650 posti a sedere e 65 dipendenti. I criteri di sistemazione dei tavoli e delle sedie in base alle distanze da rispettare, però, hanno fatto ridurre i posti del 40% e, naturalmente, almeno per il momento, i collaboratori sono diminuiti di numero, in attesa di tempi migliori. In cucina una nota ed apprezzata conoscenza, ossia Micky Milan, ex chef del Golf Club. —
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