Sole, reggae, trasgressione Così l’isola diventa mito

Trasgressiva e affascinante, incantevole per la natura rigogliosa, per la bellezza delle spiagge e del mare, per la musica reggae, per la vita notturna, per qualche fumata e l’ottimo rum. Questa è la Giamaica che però è anche il terzo paese al mondo per l'elevato tasso di criminalità. I quartieri più poveri di alcune città, come la capitale Kingston, Spanish Town e Montego Bay, sono in mano alle bande criminali che si contendono il territorio a furia di omicidi, aggressioni e violenze di ogni tipo che non risparmiano nessuno, nemmeno gli stranieri. Spesso queste bande si scontrano in modo violento anche contro le forze di sicurezza. Nei principali luoghi turistici i viaggiatori sono assistiti da una polizia turistica.
La Giamaica è uno stato di 2,6 milioni di abitanti e un'isola delle Grandi Antille, lunga 240 chilometri e larga 80, situata nel mar dei Caraibi. È a 150 chilometri da Cuba a nord e a 190 dalla Repubblica Dominicana. Sono migliaia i padovani che ogni anno decidono di viaggiare in Giamaica, qualcuno ha pure deciso di trasfersi, innamorato della vita di laggiù. «Fino a 5-6 anni fa si poteva viaggiare in Giamaica con meno di mille euro» assicura Patrizia Schizzerotto dell’agenzia viaggi Last Minute Tour di Este «Da allora e ancor oggi servono almeno 2.000 euro per 8 notti, è una meta costosa. I voli charter non sono sempre garantiti, anzi per un periodo era d’obbligo il viaggio di linea. Ci sono strutture di altissimo livello, tra queste alcune dove i bambini non sono accettati o altre dove si deve andare esclusivamente in coppia e si può girare completamente nudi. I viaggi in Giamaica si vendono parecchio come viaggi di nozze, in abbinata a New York». Il fascino della Giamaica ha sedotto eroi del cinema, come James Bond, il cui autore Ian Fleming si rifugiava spesso a Oracabessa, alle porte di Ocho Rios. Harry Belafonte l’ha ribattezzata l’isola del sole. È giamaicano il più grande velocista al mondo, Usain Bolt. È l'attuale campione mondiale sulla distanza dei 200 metri piani e della staffetta 4×100 metri, discipline di cui detiene, insieme ai 100 metri piani, anche i primati mondiali. Si sono avuti molti sospetti riguardo all'uso di sostanze dopanti dovuti alle incredibili prestazioni di Bolt e al fatto che la Giamaica non abbia un'apposita Agenzia Nazionale antidoping.
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