Solo un anno fa gli elogi dal vescovo Ora per don Marino processo e trasloco

Dopo la visita pastorale i rapporti sono diventati sempre più tesi Il prete aveva già organizzato pellegrinaggi: rimozione inattesa 
POLETTO-FOTOPIRAN-ALBIGNASEGO-PARROCCHIA SAN LORENZO
POLETTO-FOTOPIRAN-ALBIGNASEGO-PARROCCHIA SAN LORENZO



«Benvenuto tra noi, nostro padre, fratello e figlio, vescovo Claudio». Così scriveva, poco di più di un anno fa, don Marino Ruggero sul bollettino della parrocchia di San Lorenzo in Roncon annunciando la quinta tappa della Visita pastorale del presule (dal 4 al 13 gennaio) alle otto comunità di Albignasego. In particolare il sacerdote, per il quale lunedì, su mandato di monsignor Claudio Cipolla, è iniziato il processo canonico presso il Tribunale ecclesiastico diocesano «per comportamenti non consoni allo stato clericale, inerenti agli impegni derivanti dall’obbligo del celibato per i preti», raccomandava la presenza dei fedeli alla santa messa vespertina di sabato 5 gennaio presieduta proprio dal vescovo.

rapporti distesi

Insomma, all’epoca i rapporti tra don Ruggero (che martedì 8 gennaio 2019 comunque non rinunciò al giorno libero, «per la sua salute fisica e mentale») e monsignor Cipolla risultavano distesi. E il parroco poteva vantare risultati proficui per l’attività pastorale. Gliene dà atto lo stesso vescovo nella comunicazione del provvedimento di rimozione, letta ai fedeli dal vicario generale della Diocesi, monsignor Giuliano Zatti, durante le messe di sabato e domenica. «Ciò non significa», afferma monsignor Cipolla, «che in questi due anni don Marino non abbia dimostrato dedizione e impegno nei confronti della vostra comunità». Non a caso era stato lo stesso presule a dargli fiducia, sottraendolo al “buen retiro” di Mure di Molvena e Laverda di Lusiana, nel Vicentino, in cui il sacerdote era finito nel 2007. Un trasferimento giunto dopo l’addio alla parrocchia di Villa di Teolo, decretato nel luglio 2005 dal vescovo Antonio Mattiazzo a seguito dei provini sostenuti da don Marino per poter partecipare al “Grande Fratello” di Canale 5 e la sconfessione da parte della Curia del pub-birreria “Dal Don” .

creatività

Anche in montagna don Marino si era contraddistinto per creatività: dopo aver fondato l’associazione Scintille, per avvicinare i giovani aveva organizzato ciaspolate notturne, cene in baite, camminate, uscite in discoteca, esperienze di convivenza in canonica. Il 14 giugno 2017 don Ruggero veniva nominato parroco di San Lorenzo in Roncon in sostituzione di don Carlo Daniele, costretto a lasciare il servizio pastorale per raggiunti limiti di età. Ma due anni e mezzo dopo monsignor Cipolla l’ha rimosso, nominando amministratore parrocchiale monsignor Giovanni Brusegan, già “commissario” nel 2007 a Monterosso, per avvicendare il “prete-innamorato” don Sante Sguotti e nel 2017 a San Lazzaro, travolta dallo scandalo di don Andrea Contin. «Io stesso, in occasione della recente visita pastorale», ammette il vescovo nella lettera ai fedeli nel fine settimana», ho potuto apprezzare i frutti del lavoro condiviso e i risultati ottenuti con ampia e rinnovata partecipazione della comunità cristiana».

rapporti rovinati

I rapporti tra l’intraprendente parroco e il suo superiore si sono rovinati proprio negli ultimi dodici mesi. «Nel corso dell’ultimo anno», recita la nota di rimozione, «sono giunte all’attenzione del vescovo Claudio varie segnalazioni a carico di don Marino, relative a comportamenti personali non conformi allo stato clericale, che hanno consigliato l’apertura di un’indagine “previa”». Proprio sulla scorta del provvedimento di rimozione, il 2 gennaio ha rassegnato le dimissioni da parroco. Di sicuro don Marino (che nel suo profilo Facebook si dichiara “single”) non si aspettava che la sua esperienza ad Albignasego fosse giunta al capolinea.

verità

Altrimenti perché mai avrebbe organizzato la ciaspolata notturna sul Monte Corno del prossimo primo febbraio o il pellegrinaggio parrocchiale a Roma, dal primo al 3 maggio, per il raduno di tutte le parrocchie d’Italia dedicate a San Lorenzo? Per non parlare della minicrociera alle Ville Venete sul Brenta del 17 maggio. Già il 9 gennaio, anticipando il vescovo, puntualizzava su Facebook: «Cari amici, le dimissioni le ho date liberamente in accordo con il mio vescovo. Questo perché desidero che sia fatta verità». E nell’ultimo bollettino parrocchiale, aggiornato dopo l’incontro decisivo con il vescovo, ribadiva: «Attenzione: sabato 11 e domenica 12 gennaio verrà letto un comunicato importante in chiesa dopo ogni messa. Chiedo a tutti di accoglierlo così come si deve, per il bene mio e di tutta la comunità parrocchiale, nessuno escluso». —



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