Sorgerà un bunker per la radioterapia accanto all’ospedale

Partono a gennaio i lavori per la palazzina che diventerà una costola dello Iov con apparecchiature d’eccellenza
Di Nicola Cesaro
Schiavonia, 19 Nov 2014 .Disagi al nuovo ospedale. Nella foto: l'ingresso priincipale.Ph. Zangirolami
Schiavonia, 19 Nov 2014 .Disagi al nuovo ospedale. Nella foto: l'ingresso priincipale.Ph. Zangirolami

MONSELICE. Una nuova palazzina per ospitare i quattro bunker della radioterapia. Il direttore generale dell’Usl 17, Giovanni Pavesi, ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione di una nuova struttura nell’area del “Madre Teresa” di Schiavonia. Lo stabile, che richiederà una spesa di 5 milioni di euro a carico della Regione, sarà dedicato interamente alla radioterapia. Il nuovo reparto, di fatto, sarà una costola dello Iov, l’Istituto oncologico veneto di Padova, vista l’impossibilità di adeguare la vecchia sede dell’Istituto ai nuovi macchinari acquistati per la cura dei tumori, a cominciare da un tomografo di ultima generazione. È un’apparecchiatura della quale il Veneto era sprovvisto (ora ne sono stati acquistate due al prezzo di 2,5 milioni ciascuno e il secondo è destinato a Verona) che emette protoni terapeutici e richiede un ampio margine di manovra perché agisce muovendosi a 360 gradi intorno al paziente disteso. Trasferirsi a Schiavonia, dove la struttura nuova di zecca punta a essere un polo d’eccellenza sanitaria a livello regionale, è parsa la soluzione migliore, in maniera da potenziare il servizio dello Iov, ridurre le lunghe liste d’attesa dei malati ed evitare il perdurare dell’esodo dei pazienti veneti ad Aviano. Per ospitare i nuovi macchinari – quattro dei sette a disposizione dello Iov – si è dunque resa necessaria la progettazione di un nuovo edificio, affidata all’ingegner Clemente Toniolo dell’Usl 17 (responsabile unico del procedimento) in collaborazione con la responsabile della fisica sanitaria dello Iov, la dottoressa Marta Paiusco, con l’architetto Alberto Nardin dell’Usl 17 e la società Energo srl.

Il nuovo edificio sarà a un piano e sarà collegato al resto del complesso attraverso un corridoio vetrato, dotato di una tettoia esterna in grado di accogliere, attraverso un sistema viario interno, i mezzi in arrivo con i pazienti infermi. Lo stabile accoglierà le sale per le sedute di terapia (quattro bunker), un’area con un tomografo assiale computerizzato, uno spazio con cinque ambulatori per le visite, un’altra porzione dedicata agli operatori. La struttura avrà una pianta rettangolare di 38 metri di lunghezza e 48 di larghezza e un’altezza di 6 metri. I muri perimetrali dei bunker – per ovvie questioni di sicurezza visto l’utilizzo di radiazioni – saranno realizzati in cemento armato con un spessore di 250 centimetri, gli stessi della soletta in cemento armato della copertura. Il cantiere dovrebbe partire a gennaio per concludersi in due anni e l’investimento sarà a carico della Regione. Lo Iov garantirà al nuovo centro di radioterapia sia le attrezzature che il personale.

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