Sorprendono i ladri, anziane legate e imbavagliate

Due sorelle di 80 e 78 anni scoprono i malviventi nel garage. Salvate da una figlia. Il bottino è di appena 50 euro

PADOVA - Attimi di terrore per due anziane sorelle, 80 e 78 anni, legate e imbavagliate dai ladri sorpresi nel garage di casa: in loro aiuto è intervenuta la figlia di una delle due donne, richiamata nella villetta di via San Massimo quando i malviventi, spintisi nell’abitazione collegata alla rimessa, hanno fatto scattare l’allarme.

Sono circa le 19 quando la padrona di casa rientra dopo essere stata al supermercato. Va nel garage per riporre le buste della spesa, ma quando apre la porta trova due uomini intenti a frugare fra gli scaffali. L’anziana emette un grido e uno dei due uomini le si fa addosso, le tappa la bocca con la mano e insieme all’altro si prodiga per trovare il modo di tenerla buona. La legano mani e piede con del nastro da pacchi e delle fascette di plastica. Passano pochi minuti e in garage, richiamata dal trambusto, arriva la sorella che stava aspettando la congiunta in casa. I malviventi le riservano lo stesso trattamento. Le due donne sono sedute una accanto all’altra, legate e imbavagliate, impossibilitate a muoversi e a gridare. Tremano di paura. I ladri decidono di passare in casa per cercare soldi e preziosi. Lasciano le due anziane da sole e si dirigono verso l’alloggio. Errore fatale. Appena varcano la soglia, infatti, scatta l’allarme sonoro. I due infilano la porta di corsa e si dileguano.

Richiamata dalle sirene dell’allarme arriva nella villetta di via San Massimo la figlia di una delle due donne. Trova madre e zia in garage, i volti trasformati in maschere di terrore. Le libera e chiama la polizia che poco dopo arriva sul posto. Intervengono le volanti e gli agenti della squadra mobile. «È andata bene alla fine» dice la figlia, «mamma e zia sono state viste all’ospedale ma non sono ferite. Data l’età e lo spavento che hanno passato abbiamo ritenuto fosse meglio farle visitare. Hanno passato dei minuti interminabili di panico puro, sono molto provate. A mente fredda» dice la donna, «possiamo anche dire che sono state fortunate. Quegli uomini avrebbero potuto perdere la calma per la paura di essere stati scoperti, reagire con violenza, picchiandole entrambe».

Il furto, poi, ha fruttato ben poco ai malviventi: prima di fuggire a gambe levate dall’abitazione, sono riusciti ad arraffare cinquanta euro. «Non è una casa appariscente e non siamo persone particolarmente benestanti» fa notare la figlia, «non so proprio perché siano venuti a rubare da mia madre. Credo non vorrà più rimanere a casa da sola dopo questa esperienza».

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