Sospeso l’autista che guidava ubriaco il pullman della gita scolastica

Provvedimento della ditta Rigato, sconcerto alla scuola media “Giotto”. Sarà dato un riconoscimento al ristoratore ferrarese che ha denunciato l'accaduto

PADOVA. Sospensione immediata dal servizio, avvio della procedura disciplinare e acquisizione dei dati relativi agli accertamenti dei carabinieri. A pochi mesi dalla pensione l’autista di 59 anni della ditta Rigato Noleggio bus di Padova dovrà affrontare tutto questo, come conseguenza del gesto sconsiderato commesso accompagnando in gita sul Delta del Po le due classi della scuola media Giotto. L’uomo, che abita in un Comune della cintura urbana di Padova, è stato trovato alla guida del pullman con 50 studenti con un tasso alcolico di 1,95: gli è stata ritirata la patente ed è stato denunciato. Il prefetto di Ferrara, nel frattempo, ha fatto sapere di voler dare un riconoscimento ai titolari del ristorante Uspa di Gorino, Claudia Feggi e la figlia Katia Passarella, per il senso civico dimostrato informando le forze dell’ordine che l’autista del pullman della gita scolastica aveva bevuto troppo.

La gita. La gita era stata organizzata per due seconde classi della scuola media Giotto. Nel pomeriggio i 50 ragazzi hanno fatto un’escursione in motonave nella Sacca e alla foce del Po. Mentre ragazzi e professori erano ad ammirare le bellezze del delta, l’autista ha pensato bene di ingannare il tempo ordinando alcuni bicchieri di vino. Tra lo stupore dei ristoratori, l’uomo, all’arrivo della comitiva, è salito come nulla fosse sul pullman, pronto a partire per il ritorno. A quel punto Katia ha subito telefonato ai carabinieri.

L’azienda. «Abbiamo proceduto alla sospensione immediata del dipendente, attivando i riscontri per la procedura disciplinare», evidenzia Daniele Rigato, amministratore della Rigato Noleggio bus, «Voglio specificare che non abbiamo mai ricevuto segnalazioni sospette sulla persona in questione. È un professionista di provata esperienza, un autista che ha girato il mondo. A noi ha detto di aver solo “mangiato un panino e bevuto una birra”. Ora verificheremo ciò che è successo».

Gli studenti. Se da un lato la scuola media Giotto si trincera dietro il silenzio, dall’altro ci sono i racconti degli studenti, quelli che in prima persona hanno vissuto la disavventura. «Siamo partiti alle 17.30, dopo circa 10 minuti ci ha fermato la polizia», racconta una ragazza della classe, «nessuno poteva immaginare una cosa del genere. I professori hanno provato a tranquillizzarci in tutti i modi possibili e sono stati molto bravi. Posso garantirvi che l'autista aveva il comportamento di una persona normalissima. Dopo 3 ore di attesa è arrivato un sostituto e alle 22 siamo tornati a casa».

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