Sotto il treno a 16 anni, salva per miracolo

MONSELICE. Si è incamminata lungo i binari della ferrovia, con il suo zainetto in spalla. Decisa a farla finita. Come il diciassettenne di Este che venerdì scorso si è dato la morte gettandosi sotto un treno in stazione a Sant’Elena. Ci sarebbe anche l’ombra dell’emulazione, insieme ad attriti in famiglia e alle normali dinamiche tipiche dell’adolescenza, dietro il tentativo di suicidio compiuto ieri mattina da una sedicenne di Monselice, che ha cercato di togliersi la vita lungo la tratta ferroviaria tra Monselice e Terme Euganee. Per un autentico miracolo, la ragazzina non è riuscita a realizzare il suo folle proposito. L’impatto con il Regionale che in quel momento sopraggiungeva le ha procurato solo ferite a un braccio: la sedicenne è finita sdraiata tra le rotaie e le prime sei carrozze del treno le sono passate sopra.

Il fatto è avvenuto ieri poco dopo le 10.30, circa un chilometro e mezzo dopo il passaggio a livello della cementeria, in direzione di Battaglia Terme. Alcuni testimoni hanno avvistato la ragazzina che passava lungo i binari, senza però dare peso al suo gesto: lei ha proseguito camminando lungo la ferrovia, in un tratto a cui non si accede se non appunto seguendo le rotaie. Pare che avesse alle orecchie le cuffiette con la musica. Quando è arrivato il treno Regionale veloce 2228 delle 10.32, per Venezia, il macchinista se l’è vista da lontano in piedi, in mezzo ai binari. Ha suonato, più e più volte, mentre cercava disperatamente di frenare, ma la ragazzina non si è spostata. Probabilmente è stato lo spostamento d’aria a farla cadere a terra. E qui si è verificato il miracolo. Perché la sedicenne, dal fisico esile, è finita stesa tra i due binari. Sei o sette vagoni le sono passati sopra. Ma grazie al fatto che le carrozze dei regionali sono abbastanza alte, la giovanissima se l’è cavata. Il treno aveva il locomotore in coda e il macchinista è riuscito a fermare il convoglio prima che raggiungesse la sedicenne. Sul posto sono corsi l’ambulanza del Suem e l’elisoccorso da Padova. La ragazzina è stata portata d’urgenza al pronto soccorso di Monselice. Le sue condizioni parevano all'inizio gravissime, invece se la caverà in poco più di un mese. Ha riportato frattura e lussazione del gomito sinistro, ferite al gomito destro e al cuoio capelluto e una serie di traumi non gravi. «Aveva addosso un piumino che si è completamente distrutto« racconta una testimone «L'ambulanza è entrata nel cortile di casa mia e l'hanno caricata su una barella dai binari». La ragazzina continuava a ripetere il suo nome e a dire che aveva tanto male al braccio. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la Polfer di Padova, che ha proceduto ai rilievi.

Poco distante gli agenti hanno ritrovato lo zainetto della sedicenne: al suo interno c’era un biglietto, con il quale chiedeva scusa ai genitori e agli amici per il gesto. All’origine del quale ci sarebbero, a quanto si è appreso, attriti con i familiari: nulla però che potesse far prevedere simili intenzioni. La ragazzina avrebbe raccontato di avere già in passato meditato di farla finita. Il gesto estremo del diciassettenne di Este le avrebbe dato l’input definitivo. Parole che, a una settimana anche dal suicidio della quattordicenne di Cittadella, gettatasi dall’hotel Palace, suonano ancora più agghiaccianti.