Spaccio di eroina all’Arcella: arrestato un 45enne, disposto il rimpatrio

Nella giornata di mercoledì 3 settembre, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova hanno arrestato un cittadino nigeriano di 45 anni, irregolare sul territorio nazionale, colto in flagranza mentre spacciava eroina nel quartiere Arcella

Prosegue anche nel mese di settembre l’intensa attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte della Polizia di Stato. Nella giornata di mercoledì 3 settembre, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova hanno arrestato un cittadino nigeriano di 45 anni, irregolare sul territorio nazionale, colto in flagranza mentre spacciava eroina nel quartiere Arcella.

L’operazione è scattata in via Aspetti, zona da tempo monitorata dalle forze dell’ordine. I poliziotti in borghese hanno notato due uomini avvicinarsi allo spacciatore, con cui hanno effettuato rapidi scambi mano a mano. Immediato l’intervento degli agenti, che hanno bloccato tutti e tre i soggetti. Il 45enne è stato trovato in possesso di due banconote da 20 euro, accartocciate, ritenute il provento dello spaccio. I due acquirenti – entrambi cittadini italiani di circa 40 anni, operai residenti nella provincia di Padova – avevano con sé una dose di eroina ciascuno, del peso di 0,50 grammi.

Accompagnati in Questura, i tre sono stati sottoposti a controlli: il narcotest ha confermato che la sostanza era eroina. La droga e il denaro sono stati sequestrati. I due acquirenti hanno ammesso di aver pagato 20 euro per ciascuna dose, dichiarando un consumo saltuario. Per loro è scattata la sanzione amministrativa per uso personale di stupefacenti.

Dagli accertamenti è emerso che il cittadino nigeriano era già noto alle forze dell’ordine: nel corso del 2024 era stato denunciato due volte per spaccio di eroina, mentre nel marzo 2025 era stato arrestato a Mestre per lo stesso reato. In quell’occasione, il giudice aveva disposto nei suoi confronti il divieto di dimora nella provincia di Venezia. Inoltre, l’uomo risulta disoccupato e senza regolare permesso di soggiorno.

In virtù della flagranza del reato, è stato tratto in arresto e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Padova. Il giorno successivo, giovedì 4 settembre, è stato processato per direttissima: il giudice ha convalidato l’arresto e lo ha condannato a cinque mesi di reclusione, con pena sospesa.

Essendo irregolare sul territorio italiano, al termine dell’udienza è stato trasferito in Questura e affidato all’Ufficio Immigrazione. Il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha disposto il suo accompagnamento al Centro per il Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo (GO), dove l’uomo è stato condotto nella giornata di venerdì 5 settembre, in attesa del definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

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