Sperona un’auto in sosta e lascia un biglietto beffa

MEGLIADINO SAN FIDENZIO. Le scuse non sempre bastano. Lo sa bene la famiglia atestina che venerdì pomeriggio si è ritrovata la macchina sfasciata e un bel biglietto di scuse… anonimo. Una mezza gentilezza che però è costata cara ad un artigiano laziale, beccato a qualche ora dal misfatto grazie all’intraprendenza della Polizia Megliadina e dei carabinieri. Il curioso episodio è avvenuto venerdì alle 17.15, nel complesso del centro commerciale “Donatello” di via Marconi.
La famiglia Samadello, marito e moglie, era a fare la spesa nel supermarket. Una volta uscita, la coppia si è ritrovata la propria auto, una Volkswagen Polo, con evidenti danni alla parte anteriore destra. Qualcuno, per errore, si era agganciato alla carrozzeria della vettura, procurando danni per quasi 3 mila euro. «Sul vetro dell’auto c’era un bigliettino con scritto “Mi susi mi sono intaccato nella sua auto”» spiega la signora Samadello «Peccato che non fosse firmato e non ci fosse alcun contatto telefonico». Chi l’aveva compilato, probabilmente, aveva voluto dimostrare ai testimoni di essere una persona onesta, facendo credere di aver lasciato i propri recapiti ai malcapitati proprietari dell’auto. «Fortunatamente qualcuno si è insospettito e ha raccolto il numero di targa del camioncino che ci ha speronato» continua la donna. I coniugi hanno quindi contattato i vigili della Polizia Megliadina, che in pochi minuti hanno allertato i carabinieri e i colleghi di Basso rodigino e Legnaghese. Alle 19.30 il colpevole del vandalismo è stato intercettato: era un commerciante di 38 anni di Viterbo, impegnato a Casale di Scodosia per una consegna. I vigili hanno tagliato la testa al toro quando su un lato del furgone, peraltro preso a noleggio, sono state evidenziate tracce di vernice della Polo danneggiata. Inutili le giustificazioni del laziale: l’uomo è stato sanzionato con una multa di 294 euro per aver trasgredito all’articolo 189 comma 5 del Codice della strada, che prevede l’obbligo di fermarsi in caso di danni a cose. Lo stesso artigiano rischia di perdere i 500 euro di caparra lasciati all’azienda di autonoleggio.
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