Spettacolo ironico su Gesù I Salesiani negano la sala

Il Piccolo Teatro Don Bosco della Paltana cancella la data dello spettacolo (14 maggio) di Giorgia Gigia Mazzucato, Gesù aveva la erre moscia, e s’infiamma la polemica in città. Ad accendere la miccia ci ha pensato Natalino Balasso sulla sua pagina Facebook (con i suoi quasi 16 mila fans): «Giorgia Gigia Mazzuccato è un’attrice italiana e una brava comica», scrive, «Ma di fronte al suo spettacolo il bigotto medio veneto, quello che butta a mare il naufrago ma s’indigna se dici Gesù, salta sulla sedia. Il guaio è che lo spettacolo era programmato in un teatro dei Salesiani. Poco prima del debutto dello spettacolo, i salesiani temono che si tratti di una presa in giro lo annullano. Giorgia dice che non c’è nessuna presa in giro, che bastava dirglielo e lei avrebbe fatto leggere loro l’intero testo». E all’attrice padovana dà un consiglio: «Fallo veramente uno spettacolo blasfemo, non badare al potere di questi bigotti». Qualche giorno fa, il 5 maggio, era stata proprio la Mazzucato a spiegare, sulla sua pagina Facebook, il perché dello spettacolo annullato: «Il mio debutto al Don Bosco è stato cancellato dagli stessi proprietari salesiani del teatro. Non rientra nei parametri della nostra coscienza», mi hanno detto, solo leggendo il titolo. Non gli è interessato leggere il testo perché “Non si ironizza su Gesù”. Il mio spettacolo è ironico, ma non blasfemo. Tratta di una storia alternativa del Messia, che approfondisce il lato umano di Gesù. La risposta non lascia altro spazio, “Non vogliamo vedere il lato umano di Gesù”». E ancora: «Credo che a Gesù questo spettacolo sarebbe piaciuto. Me lo immagino a ridersi un po’ addosso, facendo un po’ di miracoli dopo lo show. Anche perché Gesù, secondo me, aveva l’erre moscia. Anche Dario Fo non può entrare in questo Teatro. Bene, Maestro. Ti seguo». Dall’Istituto salesiano di via Asolo risponde con fermezza il direttore, don Riccardo: «Titolo e sinossi dello spettacolo sono state comunicate al Piccolo Teatro solo il 4 maggio via mail, mentre la sala era stata riservata all’attrice già da molto» precisa il direttore «Non abbiamo solo letto il titolo, sapevamo che parla di “versione alternativa della vita di Gesù”, una versione dissacrante, ironica, tanto da suggerire: “ancoratevi alle poltroncine del teatro perché un nuovo verbo sta arrivando” annunciando un finale diverso da quello che conosciamo. Se poi l’attrice avesse voluto riportare nella sua bacheca la telefonata intercorsa tra me e lei, avrebbe dovuto riferire che non sapeva addirittura fosse una sala cattolica; per poi specificare: “come attrice posso essere anche d’accordo con voi, ma la produzione, che ha molto investito, non so come la prenderà”. Credo che, alla fine, l'attrice si sia fatta un'ottima pubblicità, come da lei constatato sulla sua bacheca Facebook».
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