Spira dopo venti ore di agonia

NOALE. L’agonia è durata neanche 20 ore. Domenica poco prima di mezzogiorno, all’ospedale di San Donà, è spirato Luigino Vedoato, vittima del grave incidente stradale di sabato pomeriggio in via Crosarona a Noale. Fatali al centauro, che ieri avrebbe compiuto 66 anni e abitava a Cappelletta, le gravi ferite riportate in varie parti del corpo dopo lo scontro con una macchina. Vedoato era stato ricoverato dapprima a Mirano e poi trasferito nella struttura del Veneto Orientale in Rianimazione.
Su quanto accaduto indagano gli uomini della polizia locale Unione del Miranese, intervenuti sul posto. Vedoato, in sella a uno scooter Malaguti, e la signora alla guida di una Bmw Station Wagon, S.S. 48 anni di Noale, procedevano nella stessa direzione, ovvero Noale. Erano da poco passate le 17.30 e il 66enne procedeva dietro alla vettura. All’altezza di via Crosariole, poco prima della zona di Capitelmozzo, si è verificata la tragedia, con il botto avvertito dai residenti, subito usciti per capire cosa stesse accadendo. Pare che Vedoato sia finito addosso alla Bmw, anche se le cause sono ancora in fase di accertamento, e nell’urto abbia riportato traumi in svariate parti del corpo. Sul posto è giunta un’ambulanza dal Pronto soccorso di Mirano, dov’è arrivato già in condizioni disperate. Poco dopo i sanitari lo hanno trasferito a San Donà, dov’è spirato la mattina seguente.
Secondo i familiari, potrebbe essere che Vedoato stesse andando a Moniego per incontrare gli amici e scambiare quattro chiacchiere com’era suo solito. Il dramma si è consumato a neanche due chilometri da dove abitava, Strada Bordugo, poco distante dal confine con il comune di Trebaseleghe. Pensionato dopo aver lavorato alla Fratelli Rossetto di Trebaseleghe, azienda specializzata nello stampaggio dei poliuretani flessibili e integrali per sedute e complementi, aveva una grande passione per il calcio, e il Milan in particolare, oltre alla politica. «Mio papà conduceva una vita normale e tranquilla», spiega il figlio Stefano, «e non sappiamo cosa possa essere accaduto sabato. Ha sempre guidato il motorino, era prudente».
Il funerale si svolgerà nella chiesa di Cappelletta, anche se si dovrà attendere ancora la data perché i mezzi sono sotto sequestro e si aspetta il via libera del magistrato. Oltre al figlio Stefano ne lascia un altro, Davide, poi la moglie Marta e i parenti. Per consentire i rilievi dei vigili, sabato è stato istituito un senso unico alternato.
Alessandro Ragazzo
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