Sposa bambina, l’odio che galoppa

Raffica di reazioni rabbiose sulla base di una notizia falsa
Vero o falso non importa. Ciò che conta è cavalcare l’odio. Diffonderlo e trasformarlo in consensi. E così anche una notizia “falsa” e “infondata”, come a fine giornata la definiranno sia gli inquirenti che le forze dell’ordine, diventa un tema con cui scatenare il dibattito. L’argomento, manco a dirlo, è quello dell’immigrazione, delle culture diverse. Anzi, della cultura diversa. Quella musulmana. Un giornale locale diffuso in molte province del Veneto ieri è uscito in edicola con una notizia in grado di creare sconcerto e preoccupazione:
“Sposa bambina di 9 anni violentata dal marito”
. Ma la
breaking news
che per tutta la giornata è rimbalzata sui media italiani è completamente falsa. Fonti vicine agli investigatori hanno smentito categoricamente sia il fatto in sé che l’apertura di un fascicolo in Procura.


Destituito di ogni fondamento anche il fatto che la bimba sia stata accolta in una delle stanze allestite nel comando provinciale dei carabinieri di Padova, nell’ambito del progetto «Una stanza tutta per sé» dedicata alla violenza di genere.


Ma nella società del grillismo che non crede ai giornali, è il populismo salviniano ad avere la meglio. Ecco quindi le prime reazioni già al mattino. Calderoli (senatore della Lega): «Punizione esemplare per i genitori». Mara Bizzotto (europarlamentare della Lega): «Totale incompatibilità dell’Islam con la nostra società». Arriva anche Antonio De Poli (presidente dell’Udc): «Vicenda che viola i diritti più elementari dell’infanzia». Stefano Maulli (Forza Italia): «E poi i radical chic chiedono lo ius soli». Persino il Centro islamico culturale d’Italia, noto come la Grande moschea di Roma, esprime “sdegno e orrore”. Insomma, fiumi di odio sul nulla. O meglio, su una notizia falsa.


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