Stadio Euganeo di Padova, barriere trasparenti e curve più vicine al campo

Ieri l’architetto Muratori ha presentato in Comune il progetto quasi finito.  La distanza dalla porta passa da 60 a 6 metri comprese le vie di fuga

PADOVA. Barriere basse in vetro e curve più vicine al campo: si presenterà così il nuovo stadio Euganeo, dopo il restyling da quasi 6 milioni di euro. Il progetto è stato affidato all’architetto Giulio Muratori, per 16 anni capo delegazione del Fai di Padova, che con un anticipo di quasi tre settimane ieri mattina si è presentato nell’ufficio dell’assessore Diego Bonavina, per consegnare il lavoro (quasi) finito. Prima dell’ufficialità manca ancora qualche passaggio tecnico, ma sul contenuto non mancano le prime indiscrezioni.

Modello Trieste

Un cambiamento di grande impatto riguarderà l’abbattimento delle barriere in rete, che saranno sostituite da un modello basso e in vetro. Attualmente le barriere sono alte quasi due metri e mezzo e ostacolano moltissimo la visuale. Tanto che, in tribuna, spesso le prime quattro o cinque file rimangono vuote. Proprio per questo, la proposta dell’architetto è quella di eliminarle in favore di barriere meno impattanti: le nuove saranno alte un metro e venti e saranno in vetro completamente trasparente. Il modello da cui è stato preso spunto è lo stadio di Trieste, dove sono già in uso barriere del tutto simili.

Curve più vicine

Ma a far battere più forte il cuore dei tifosi non ci sarà solo una visuale più libera: anche le curve saranno molto più vicine al campo, regalando la sensazione di starci quasi dentro. L’attuale distanza dalla porta, infatti, è di circa sessanta metri e si ridurrà a un decimo: appena sei metri. Già in passato la distanza curve-porte era stata indicata come uno dei grandi limiti dello stadio, da superare con una soluzione che sapesse creare suggestione ed emozione. La proposta dell’assessore Bonavina era stata di raggiungere i cinque metri di distanza, e in realtà le aspettative sono state superate, perché nei sei metri sono comprese anche le vie di fuga, che “rubano” due metri e mezzo di spazio.

Tra un anno il cantiere

Una volta approvato il progetto si procederà all’appalto integrato, mettendo a bando insieme l’esecutivo e la realizzazione dei lavori. La prossima estate (dopo i previsti concerti di Tiziano Ferro e Cesare Cremonini) ci sarà la posa della prima pietra e da settembre 2021 il nuovo Euganeo sarà pronto. I cantieri saranno compatibili con le partite, non ci sarà nessuno stop. La spesa prevista è di 5,8 milioni: due arrivano dal Bando sport periferie del Coni, altri 3 dal mutuo con il Credito sportivo e 800 mila dal contributo della Fondazione Cariparo. La scadenza per fermare i primi due milioni di euro è al 30 di novembre, mentre entro il 5 dicembre dovranno essere prenotati gli altri 2 al Credito sportivo.

Secondo stralcio

Il primo stralcio di lavori comprende la nuova curva sud da 3 mila posti, la costruzione di due palazzetti dello sport paralleli (ciascuno con una tribuna da 1300 posti: uno sarà un palabasket, l’altro un impianto per gare di hockey e pattinaggio), i corpi di collegamento tra i settori, alcuni abbattimenti della parte esterna e i servizi igienici. Ma nell’ambito del progetto di restyling è già previsto anche un secondo stralcio di lavori, che sarà finanziato in project-financing, con fondi privati. I lavori da svolgere in un secondo momento riguardano la nuova curva nord e una palestra di roccia, e sembra che per quanto riguarda l’impegno economico si siano già fatti avanti i primi candidati. —

Silvia Quaranta
 

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