Strada pronta ma ancora chiusa

ARCELLA. I lavori, effettuati dall’impresa Brenta, di Fontaniva, sono terminati già quattro mesi fa, ma la strada, intitolata al professore Enrico Rubaltelli, il famoso otorinolaringoiatra, nato a San Polo d’Enza (Reggio Emilia) e fondatore della Casa di Cura di via Tiziano Aspetti e medico personale di padre Leopoldo Mandic, è ancora chiusa. La nuova arteria collega via Altichieri da Zevio quella dietro al santuario di Sant’Antonino) con il lato ovest di via Lorenzo Perosi. E’ lunga 800 metri ed è stata realizzata all’interno del piano di lottizzazione, autorizzato con il sistema della perequazione, che prevede la costruzione di quattro palazzine e di un nuovo supermercato, ai margini del cavalcaferrovia Unità d’Italia.
«Il programma dei lavori finali sono in forte ritardo» spiega Federico Bruson, coordinatore della Commissione Urbanistica del CdQ 2, «all’inizio noi del centrodestra non eravamo per niente favorevoli a tutto questo progetto, che il Comune ci ha imposto. Ma arrivati a questo punto, è giusto che la nuova strada sia aperta il prima possibile. Anche per alleviare il traffico che corre da via Beata Enselmini sino all’incrocio con via Lorenzo Perosi, dove c’è la nota pizzeria Da Andrea, sino a pochi anni fa gestita da Roberto Zoccarato (ex Pizzeria Stanga )».
Immediata la risposta del Comune. Mercoledì scorso il vicepresidente del consiglio comunale, assieme a Giovanni Bettin, residente nei pressi della nuova arteria, ha effettuato un sopralluogo per verificare l’iter degli ultimi lavori in corso. «La strada sarà inaugurata, quasi certamente, già in settimana prossima» sottolinea Paolo Cavazzana, «i tecnici e gli operai di Aps Illuminazione stanno montando anche i pali della luce e, quindi, tutto è pronto per l’apertura definitiva, alla cui cerimonia d’inaugurazione interverrà anche il sindaco reggente, Ivo Rossi. D’altronde siamo veramente agli sgoccioli. Tant’è che, già nelle settimane passate, sono state aperte al traffico le due rotonde, realizzate sia all’inizio che alla fine della strada». Soddisfatto dell’apertura, ormai imminente, Giovanni Bettin. «È una strada utile a tutti» dice il professionista residente all’Arcella, «visto che è dotata anche di una pista ciclabile, larga e ben attrezzata, sarà utilizzata anche dai tanti studenti universitari, che abitano da queste parti».
Felice Paduano
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