Stupro di gruppo in via Sorio, tutta la banda in manette

Una ragazza era stata violentata a luglio nell’area militare dismessa dell’Allegri. I tre sono accusati anche di rapina

Carlo Bellotto
L’aeroporto Allegri
L’aeroporto Allegri

Stupro di gruppo nell’area militare a ridosso dell’aeroporto Allegri, la polizia ha arrestato altre due persone accusate di violenza sessuale di gruppo. Si tratta di due tunisini di 19 e 20 anni.

Il primo è stato bloccato in corso Garibaldi e il secondo a due passi dall’Ufficio immigrazione. Sono stati portati al Due Palazzi e il pm Andrea Zito li accusa anche di rapina aggravata in concorso e violenza privata per l’aggressione al fidanzato della vittima. A fine luglio la Squadra Mobile aveva stretto le manette ai polsi ad un 19enne tunisino - il primo del terzetto a finire in trappola - con l’accusa di aver violentato due settimane prima la ragazza.

I fatti sarebbero accaduti l’8 luglio scorso. Lui viveva nella struttura abbandonata dove la vittima, una ragazza marocchina, sarebbe andata per trovare un po’ d’intimità con il suo fidanzato. Alla vista della ragazza, lui assieme ai due complici arrestati pochi giorni fa, ha costretto il ragazzo con evidenti minacce ad allontanarsi, rimanendo così soli con la donna.

Quest’ultima è stata rapinata di 25 euro e del documento di identità e poi abusata da due dei tre. La vittima era però riuscita a dare l’allarme alla polizia raccontando quanto successo. Il 19enne era ancora nello stabile abbandonato a due passi dallo scalo aeroportuale.

Gli altri due, come detto, sono stati rintracciati successivamente. Visto che passeggiavano tranquillamente per la città, evidentemente pensavano di averla fatta franca. Ma invece gli agenti della Mobile li cercavano, visto che conoscevano i loro nomi.

Ora quindi l’indagine è chiusa visto che tutti e tre sono stati identificati e sono in carcere. Il 19enne arrestato per primo aveva dei precedenti penali e probabilmente anche per questo viveva ai margini, nascosto nel vecchio stabile dell’area militare dismessa dell’Allegri.

Già condannato a due anni e sette mesi per rapina e ricettazione e ricercato da mesi per una lunga serie di episodi violenti. Quando era ancora minorenne aveva partecipato ad una rapina a colpi di spray urticante a due cicliste in Prato della Valle e in una laterale, in via Briosco.

Ma, nonostante la giovane età, la sua carriera criminale è davvero ricca: altre tre rapine tra cui una ad una mamma che stava passeggiando con il suo bambino di soli due mesi sul passeggino e un furto con strappo, sferrando una ginocchiata alla vittima, in via Ravenna alla Sacra Famiglia.

Poi sempre nel 2024 era stato denunciato per un’altra rapina, stavolta di un telefonino. Era arrivata la decisione dell’espulsione ed era stato portato nel centro di Gradisca d’Isonzo, ma invece di partire per la Tunisia è fuggito, rimanendo in Italia e come visto da quanto ha commesso in via Sorio è subito tornato a Padova.

Trovando riparo da occhi indiscreti nelle palazzine abbandonate poco distanti dalla pista dell’aeroporto (che nulla c’entrano con la gestione dello scalo, ovviamente).

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